Hotspot Taranto, tavolo di Alfano. M5S, "modificare sistema di accoglienza prima che sia troppo tardi"

TARANTO - A poco più di una settimana dalla visita d’ispezione all’hotspot di Taranto da parte del deputato barese M5S Giuseppe Brescia, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema d’accoglienza in Italia e di alcuni consiglieri regionali M5S, la situazione della struttura pugliese di accoglienza migranti sembra diventare sempre più critica.

“Purtroppo proprio lunedì scorso in conferenza stampa avevamo annunciato che la situazione dell’accoglienza in Puglia sarebbe potuta andare presto fuori controllo – dichiara il deputato Giuseppe Brescia, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta su Cie e Cara – ecco perchè la notizia del sovraffollamento dell'hotspot di Taranto non ci coglie affatto di sorpresa. Ribadiamo anzi che questo sia solo il preludio di ciò che potrebbe accadere sul nostro territorio durante le stagioni calde.”

Nel giro di pochi giorni, infatti, l’hotspot allestito nel porto di Taranto ha visto aumentare considerevolmente il numero di migranti al suo interno: ai 350 profughi già presenti nella struttura, ieri se ne sono aggiunti altri 320. Al momento l’hotspot ospita circa 700 migranti, quasi il doppio di quanto in realtà consentito. La saturazione della struttura, sommata alle numerose criticità emerse durante la visita d’ispezione, presto potrebbe rendere la questione migranti nella città di Taranto completamente ingestibile.

“Il Ministro dell'interno stenta ancora prendere in mano la situazione mediante iniziative adeguate - prosegue Brescia - mettendo così a rischio sia la tutela dei diritti dei migranti che la sicurezza delle nostre città. I danni d'immagine per la nostra regione potrebbero essere irreparabili, non vorremmo vedere la Puglia trasformarsi da ambita meta turistica in scenario di un dramma umanitario. L'Europa faccia qualcosa, il nostro governo faccia qualcosa, questo immobilismo è inaccettabile”.

Per questo motivo i deputati M5S della Commissione parlamentare d’inchiesta hanno oggi depositato un’interrogazione a risposta scritta a prima firma Giuseppe Brescia, nella quale si richiede un intervento decisivo al Ministro dell’interno soprattutto in merito alla tutela dei diritti dei migranti accolti nell’hotspot, che troppo spesso hanno visto violati i loro diritti fondamentali o che non hanno potuto richiedere la protezione internazionale solo perché non gli è stata garantita la dovuta informativa, ritrovandosi infine con un provvedimento di respingimento a loro carico e l’imposizione di lasciare il territorio italiano senza ulteriori indicazioni.

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