Rai, ok al canone in bolletta ma scoppia il caso corruzione su Viale Mazzini

ROMA - C'è il via libera del Consiglio di Stato al canone in bolletta dopo lo stop del mese scorso al provvedimento. Chiariti anche gli aspetti relativi alle compensazioni economiche per le aziende elettriche concessionarie della riscossione. Ma è bufera a viale Mazzini, su cui scoppia un caso di corruzione con la sospensione del gip di Roma di due funzionari accusati di aver percepito tangenti per gli appalti sulla fornitura delle luci per alcune trasmissioni, tra le altre anche Sanremo 2013.

"L'Amministrazione - ha spiegato il consigliere Franco Frattini che presiede le Commissioni speciali incaricate di rendere i pareri sui provvedimenti normativi - ha accolto nella sostanza tutte le proposte del Consiglio di Stato e oggi c'è chiarezza in un atto già reso pubblico dall'Amministrazione sul proprio sito istituzionale".

Riguardo ai rilievi che erano stati avanzati, è stato chiarito cosa si debba intendere per apparecchio tv e che tablet o smartphone non sono soggetti a canone. "C'è la certezza - ha spiegato Frattini - che se ci sono più apparecchi tv, il canone è uno solo. Si è ottenuto un importante arricchimento delle forme di pubblicità dei moduli dei documenti, delle istanze, di tutto ciò può essere utile al cittadino per accedere ai propri diritti. E infine tutti i dati del cittadino saranno trattati secondo la prescrizione del codice della privacy, sotto le istruzioni del garante: erano dati destinati a circolare e quindi da proteggere".

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