Strage Altamura, 30 anni a sicario

BARI - Il gup del Tribunale di Bari ha condannato alla pena di 30 anni di reclusione il 25enne Savino Berardi, accusato di aver posizionato l'ordigno che causò la morte del calciatore 27enne Domenico Martimucci, dopo quasi cinque mesi di coma per le ferite causate dall'esplosione del 5 marzo 2015 in una sala giochi di Altamura.

La sentenza è stata emessa al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato. Berardi era imputato per strage aggravata dal metodo mafioso, omicidio volontario, sette tentati omicidi, porto e detenzione di esplosivi. L'accusa ha ipotizzato che il movente fosse la ritorsione di esponenti del clan mafioso locale D'Ambrosio per la gestione delle slot machine nei locali della Murgia barese.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una nota "esprime soddisfazione" per la sentenza del gip di Bari sull'attentato del 5 marzo 2015 ad Altamura in cui morì Domenico Martimucci. "Questa sentenza - dichiara - non restituirà Domenico ai suoi cari, ma segna un momento importante per la sua famiglia e la comunità di Altamura e della Puglia".

Imputati per la strage, dinanzi alla Corte di assise di Bari, anche altre due persone, Mario Dambrosio, ritenuto il mandante, e il 21enne Luciano Forte che è accusato di aver accompagnato Berardi.

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