SERIE A. Seconda giornata: Inter a secco di vittorie, col Palermo è pareggio

di LUIGI LAGUARAGNELLA — Anche la prima al Meazza non regala gioie ai tifosi interisti. Il Palermo di Ballardini stava giocando un brutto scherzo, poi ci ha pensato il capitano più discusso, Icardi, ad evitare una figuraccia dopo la batosta contro il Chievo.

L’Inter apparsa alla seconda giornata di campionato lascia l’impressione di essere ancora molto lontana da una sua fisionomia tattica, un gioco. La squadra di De Boer regna nella confusione e anche se si sono visti un maggior numero di azioni da gol, per ora, c’è ancora molto da preoccuparsi. I nerazzurri sono vulnerabili e poco concentrati. Non a caso la rete di Rispoli è nata da un tiro neanche molto potente, deviato goffamente da Santon. Santon… che è dato da le pedine in partenza.  Lo svantaggio è nato da un errore di Banega. L’argentino sente di avere la fiducia e di poter essere un leader, ma se c’è un posto dove regna confusione è proprio il centrocampo dove non si comprendono ancora i compiti che spettano ai vari Medel, Kondogbia e al nuovo arrivato.  A San Siro, ieri, prima della partita, Joao Mario si è presentato ai suoi tifosi. E’ inutile dare giudizi senza vederlo all’opera con addosso una delle maglie più gloriose.

L’Inter ha creato, più volte ha sfiorato il vantaggio, ma si è dovuta accontentare della zuccata di Icardi che, tra tante voci, lui mette a tacere con i gol. Probabilmente l’unica nota positiva di questa Inter è l’inserimento di Candreva. Suo è l’assist per il gol del pareggio e dai suoi piedi sorgono le uniche azioni degne di rilievo.

Troppe voci attorno all’Inter e troppe incomprensioni: la pausa dovrebbe contribuire a ristabilire un certo ordine. Altrimenti i passi falsi diventeranno un’abitudine della stagione.

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