Anziana uccisa in villetta, killer si vendicò licenziamento

BARI - Si chiama Ogert Laska il giovane albanese 29enne fermato ieri dalla polizia, che lo scorso 13 novembre avrebbe ucciso nella sua villetta a Palese Rosa Maria Radicci, di 71 anni.

Il giovane, ex dipendente del figlio della vittima, titolare di una pizzeria, era stato licenziato ad agosto scorso dopo alcuni diverbi sorti sul luogo di lavoro. Sarebbe quindi maturato per vendetta personale il cruento omicidio.

L'anziana fu prima soffocata dall'assassino, che con le mani le tappò la bocca, poi fu strangolata a mani nude e, infine, incappucciata con un sacchetto di plastica assicurato al collo con nastro adesivo.

FIGLIO VITTIMA: "MAI SOSPETTI SU DI LUI" - "Per me è incomprensibile. Non ho mai avuto sospetti su di lui. Quello che è successo è incredibile, inspiegabile". A dirlo Domenico Minafra, il figlio di Rosa Maria Radicci. 

"Fui ripreso da diversi clienti - spiega Minafra - perché aveva avuto comportamenti strafottenti e di conseguenza fu allontanato". Il 29enne conosceva la vittima perché spesso aiutava il figlio della donna a portarle la spesa a casa.

"Quello che è successo è incredibile, è impossibile - dice il figlio della vittima - Ogert era un mio collaboratore e il rapporto che c'era con lui e con gli altri è sempre stato abbastanza equilibrato". Anche dopo il licenziamento, spiega Minafra "non ci sono mai state discussioni violente. L'ho rivisto una sola volta, circa una settimana dopo e poi non mi ha cercato più.

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