Pizzo a clan, sindaco Bari parte civile

BARI - Il Comune di Bari e la Federazione antiracket italiana si sono costituiti parte civile nel processo in corso nel capoluogo su presunte estorsioni subite dai commercianti del quartiere Carrassi da parte di 6 esponenti del clan Diomede. Nel processo, che si sta tenendo con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale  barese, si sono costituiti parte civile anche 7 commercianti vittime delle estorsioni.
 
In aula erano presenti il sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente della Fai Tano Grasso, e il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Domenico Cuttaia.

Per i sei imputati, che rispondono di 17 episodi, tra estorsioni tentate e consumate con l'aggravante del metodo mafioso, tutti commessi fra il 2013 e il 2015, il pm Carmelo Rizzo ha chiesto oggi condanne a pene comprese fra i 14 anni di reclusione (per il capo clan Franco Diomede) e i 3 anni per gli affiliati a cui si contesta un solo episodio estorsivo.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto