40 anni con Benedetto Petrone, presentate le iniziative a Palazzo di Città

di NICOLA ZUCCARO - "Mi rivolgo a tutti quei giovani nati dopo il 1977 affinchè partecipino alla commemorazione del giorno 28 per sapere chi era mio fratello, perchè attraverso loro, Benny continuerà a vivere". E' l'appello lanciato con la voce rotta dalla commozione da Porzia Petrone - sorella di Benedetto, assassinato il 28 novembre 1977 a Bari per un movente politico - nella mattinata di venerdì 24 novembre, durante la presentazione del ricco programma delle manifestazioni legate al Quarantesimo anniversario dell'assassinio che potrà essere consultabile sul sito istituzionale www.comune.bari.it.

Un avvenimento storico che, vedendo Bari quale terminale delle tensioni nazionali ed internazionali che connotarono gli anni '70 (è quanto sostenuto dallo storico Prof. Luigi Masella), assume una maggiore risonanza alla luce dei recenti episodi di intolleranza verificatisi ad Ostia (testata al cronista Rai Piervincenzi) e a Roma con il fotomontaggio sulla sagoma di Anna Frank.

Episodi che, come sostenuto all'unisono da Antonio Decaro e da Pierluigi Intona, non devono ridurre la prossima cerimonia istituzionale ad un semplice ricordo ma devono, al contrario, mediante la stessa a contribuire nel tenere alta la guardia su quei fenomeni di intolleranza che potrebbero "minare le basi della democrazia nel nostro Paese". E' quanto hanno sottolineato il sindaco e il vice sindaco di Bari, in chiusura della conferenza stampa svoltasi quest'oggi a Palazzo di Città.

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