Bari, apre il consolato russo nel nome di San Nicola

di NICOLA ZUCCARO - "Si prevede un vasto campo di lavoro per il console onorario Michele Bollettieri". E' quanto previsto dall'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, presente quest'oggi a Bari per l'apertura della relativa sede consolare. Il consolato, come rilevato anche dagli altri interventi istituzionali, fra i quali anche quelli del sindaco di Bari Antonio Decaro e del presidente della Regione Puglia Michele Emilano, non sarà solo un presidio diplomatico, ma anche quel centro di cultura e della cristianità, funzionale al rafforzamento delle relazioni fra l'Italia e la Russia.

A confermarlo sarà, nel tempo, la neonata ubicazione, individuata nella "storica" via Venezia, a pochi passi dalla Basilica di San Nicola, più volte richiamata durante la cerimonia ufficiale svoltasi dopo quella inaugurale della stessa sede presso il teatro Petruzzelli. E prendendo spunto dal luogo di culto che conserva le ossa del Santo, ponte fra Oriente e Occidente, non è mancato il riferimento all'incontro di sabato 7 luglio 2018 tra Papa Francesco e i Patriarchi delle Chiese orientali, riuniti nel nome di Nicola, per pregare a favore della pace nel Medio Oriente.

Di seguito uno stralcio dell’intervento del sindaco Decaro: “Il consolato onorario della Federazione Russa a Bari, tra l’altro posizionato strategicamente nelle vicinanze della Basilica di San Nicola e di fronte al mare che guarda ad est, dovrà diventare un centro propulsore di valori culturali e spirituali ma anche un luogo in cui sviluppare azioni di cooperazione economica e commerciale, in una dimensione di tutela e certezza per le realtà del nostro territorio impegnate in un processo di internazionalizzazione che vede nella federazione russa un’interlocutrice privilegiata. È in quest’ottica che mi auguro, da sindaco della città di san Nicola e da sindaco dell’area metropolitana di Bari, che la sede del consolato di Bari diventi presto un punto di riferimento per il nostro territorio e per i nostri fratelli russi che ormai da tempo hanno scelto di tessere relazioni e reti con noi. Auguro, inoltre, che questo evento possa essere di buon auspicio affinché le relazioni internazionali che in questo momento vivono una fase delicata e critica tra l’Unione Europea e la Federazione Russa possano trovare le ragioni di un rinnovato dialogo e di nuove intese e collaborazioni affinché vi sia il superamento delle sanzioni. Solo così potremo rinsaldare i legami commerciali ed economici nel solco di quei valori che uniscono i nostri due popoli e i nostri territori che, già nel 2007, seppero dare “la migliore testimonianza della partnership strategica fra l’Italia e la Russia”, così come la definì l’allora presidente del consiglio Romano Prodi, in occasione dei lavori del Vertice intergovernativo italo-russo.Una testimonianza che si rinnova da tanto tempo, sin dal lontano 1913 quando, non molto distante da qui, fu posata la prima pietra del luogo di culto ortodosso per eccellenza: la Chiesa russa, patrimonio di grande valore per la città che sancisce la fratellanza religiosa e culturale dei baresi con i russi. Questo che stiamo vivendo, è indubbiamente un momento di grande fermento: con grande orgoglio oggi inauguriamo la sede del consolato onorario, dal 24 giugno prossimo partirà un nuovo volo diretto tra Bari e Mosca che collegherà le nostre terre non solo idealmente ma anche fisicamente, qualche giorno fa abbiamo inaugurato una importante mostra nel castello Svevo delle icone sacre russe, una raccolta eccezionale, ideata per celebrare l’anniversario dell’avvio ufficiale delle relazioni tra la Federazione Russa e l’Ordine di Malta, una mostra che i finanziatori russi hanno voluto fortemente organizzare qui a Bari, a pochi giorni dai festeggiamenti del nostro San Nicola, una mostra che ha sancito ancora una volta il legame tra Bari e la Russia nel nome e nel messaggio di San Nicola”.

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