di PIFA - Riqualificare e valorizzare il territorio contrapponendo al degrado l’Arte della bellezza è l’idea base dell’esposizione a cielo aperto dal titolo: ARTE URBANA MUTAMENTI “Street Art”, voluta e curata dal maestro M. Nardi con il patrocinio del comune di Cassano delle Murge in collaborazione con l’associazione Culturale Arci “Stand By” primi passi di un programma di attrazione e propulsione per suggerire un approccio costruttivo nel borgo antico. Installazioni, opere d’arte di Artisti noti e meno noti che hanno fatto del borgo antico un luogo della meraviglia che sarebbe certamente piaciuto a Borges.
Muri, scale, vicoli trascurati dall’indifferenza dei cittadini divengono cornici d’opere d’Arte, piedistallo, palcoscenico di riflessioni, ovvero un’occasione per guardare con occhi nuovi il centro storico. Un contenitore di preziosi che si schiude a vasto cielo e, ancor di più si proietta verso luminose riflessioni che uniscono cielo e terra in visioni armoniche.
E ci piace segnalare un’opera affacciata a un balcone di palazzo inagibile di via M. A. Galletti che appare come una farfalla posata su radice dell’artista G. Patruno che con quest’opera, assemblaggio di spugna e legno (radice di albero volta verso il cielo) ha realizzato un tutto uno, metafora di ricongiunzione tra terra come luogo del vivere e cielo come luogo del padre in una sospensione della precarietà che è segno muto e in mutazione di questo tempo. E così in un gioco di chiaro/scuro l’installazione appare abitata da visi e forme ondeggianti.
Tutte le opere inserite in certi spazi, quelli più bisognosi, sembrano un ricamo di echi che sanno raccogliere le energie più belle e proiettarle in un futuro di rigenerazione. Un percorso, quello pensato dal Nardi che illumina di realismo ideale ogni pietra scartata. Queste vetrine di bellezza si potranno ammirare fino a fine Agosto.
Muri, scale, vicoli trascurati dall’indifferenza dei cittadini divengono cornici d’opere d’Arte, piedistallo, palcoscenico di riflessioni, ovvero un’occasione per guardare con occhi nuovi il centro storico. Un contenitore di preziosi che si schiude a vasto cielo e, ancor di più si proietta verso luminose riflessioni che uniscono cielo e terra in visioni armoniche.
E ci piace segnalare un’opera affacciata a un balcone di palazzo inagibile di via M. A. Galletti che appare come una farfalla posata su radice dell’artista G. Patruno che con quest’opera, assemblaggio di spugna e legno (radice di albero volta verso il cielo) ha realizzato un tutto uno, metafora di ricongiunzione tra terra come luogo del vivere e cielo come luogo del padre in una sospensione della precarietà che è segno muto e in mutazione di questo tempo. E così in un gioco di chiaro/scuro l’installazione appare abitata da visi e forme ondeggianti.
Tutte le opere inserite in certi spazi, quelli più bisognosi, sembrano un ricamo di echi che sanno raccogliere le energie più belle e proiettarle in un futuro di rigenerazione. Un percorso, quello pensato dal Nardi che illumina di realismo ideale ogni pietra scartata. Queste vetrine di bellezza si potranno ammirare fino a fine Agosto.
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Cultura e Spettacoli