A Martina Franca si presenta la 2ª Rassegna dei dialetti della Murgia e della Terra Jonico-Salentina

di VITTORIO POLITO – «L’Accademia d’a Cutǝzzǝ 2010» e il Comune di Martina Franca, hanno organizzato per il 7 e 8 settembre 2018, l’importante evento “Echi dei dialetti nella valle” che avrà come tema la “2ª Rassegna dei dialetti della Murgia e della Terra Ionico-Salentina”. La manifestazione si svolgerà in Piazza Maria Immacolata a Martina Franca.

L’associazione culturale “Accademia d’a Cutəzzə 2010” per la conservazione della parlata martinese si prefigge lo scopo del mantenimento e la diffusione delle parlate locali, quale fonte di ricchezza culturale da tramandare alle nuove generazioni. Inoltre si dedica alla riscoperta delle tradizioni, di storie, giochi e canti popolari.

In collaborazione con il FAI, Ass. Dimore Aperte e Assessorato alla Cultura si dedica alla riscoperta di siti monumentali abbandonati. Organizza per il secondo anno consecutivo nei giorni 7 e 8 Settembre la manifestazione “Echi di dialetti nella valle”, che sta ricevendo una notevole attenzione e partecipazione da parte di poeti e gruppi musicali provenienti da molte zone della Puglia.

Quest’anno alla rassegna partecipano:

Poeti: Modesto CAMISA e Francesco PICCOLI da Alberobello; Elisa FERORELLI  da Bari; Antonio TEDESCHI da Brindisi; Giuseppe LISI da Cisternino; Isabella CASALUCE da Conversano; Denise DE LEONARDIS e Michele VINCI da Crispiano; Giorgio DURANTE dal Friuli; Felice MASTROPIETRO da Gravina di Puglia; Grazia ANNICCHIARICO  e Gianni DE TOMMASO da Grottaglie; Norma FUMAROLA da Lecce; Francesco CURRI  e Silvana TOPIN da Locorotondo; Carmelo CAPONIO  e Antonio PAGLIARA da Massafra; Grazia CAMPANELLI, Mina PANARO e Antonietta TAMBORRINO da Mottola; Giulia BASILE da Noci; Rossana CASSANO da Pulsano; Giovanni MONOPOLI, Lə PIZZICARÈDDƏ e Tiziana VELLE  da Taranto; Antonio Martino FUMAROLA, Benvenuto MESSIA, Cinzia CASTELLANA, Fabiano SCATIGNA, Il tenore Gianni NASTI, Giovanni NARDELLI, Maria Carmela RICCI, Rosa Maria VINCI da Martina Franca.

Gruppi musicali: Giovanni NARDELLI e il gruppo ITRIA BAND di Martina Franca, con canzoni dialettali; I BRIGANTI DEL DUCA di Grottaglie con canti e musiche popolari; CANTASTORIE DEL SUD di Cellamare di Bari, per un omaggio al Cantastorie Matteo Salvatore; MÒTƏLƏ LA FƏNÒDDƏ di Mottola, con canti e musiche popolari e con la partecipazione straordinaria del Maestro Leo GARAGNANO di Mottola.

E, dal momento che la manifestazione si volge a Martina Franca mi piace ricordare qualche nota a proposito della parlata martinese.

Scrivere il dialetto martinese non è semplice perché, come tanti altri dialetti, non è mai stato ufficialmente codificato in maniera scritta e non ha molta letteratura. Il dialetto martinese è una tipica declinazione delle lingue centromeridionali italiane, con influenze sintattiche e grammatiche dei dialetti pugliesi centrali, che guardano a Bari e con inserti lessicali tipicamente salentini, considerando che Martina Franca è stata per moltissimo tempo terra di confine tra Monopoli e Taranto, tra Longobardi e Bizantini.

Uno dei grandi esperti del territorio e del dialetto di Martina Franca è stato Giuseppe Gaetano Marangi (1933-2018), autore del poderoso dizionario “La parlata dei martinesi e altri ricordi” (Nuova Editrice Apulia), profondo conoscitore della realtà martinese.

Il testo citato non è solo un dizionario ma vuole essere anche un testo storico del dialetto martinese, un libro dei ricordi, dal momento che presenta nel suo contesto molti altri elementi. Si parla infatti degli anziani, dei nonni della città, delle piazze, di storielle e battute, di avverbi e forme dialettali, dei nomi di persone, delle frasi idiomatiche e dei modi di dire, dei mestieri scomparsi, del cavallo murgese, uno dei più belli tra i belli, e dell’asino di Martina Franca, tra i più imponenti che esistano.

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