Lecce, 'Il lavoro... L'evoluzione della precarietà': Fassina, Paragone e Stefàno a confronto

LECCE - “Il Lavoro…l’evoluzione della precarietà” è il tema del convegno organizzato dal sindacato Uilca Lecce e Brindisi (categoria dei lavoratori operanti nel settore del credito, esattorie e assicurazioni) unitamente alla Uil di Lecce, in programma sabato 29 settembre a Lecce, nella sala convegni dell’hotel Leone di Messapia (strada provinciale Lecce-Cavallino, 32).

I lavori si apriranno alle 9.30 con l’introduzione di Oronzo Pedio, segretario responsabile Uilca Lecce e Brindisi. Quindi si aprirà il confronto sul delicato e quanto mai attuale tema del convegno, con gli interventi dell’onorevole Stefano Fassina (Liberi e Uguali), del senatore Gianluigi Paragone (Movimento 5 Stelle) e del senatore Dario Stefàno (Partito Democratico). A coordinare la discussione sarà il segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto. Le conclusioni saranno affidate a Franco Busto, segretario generale della Uil di Puglia.

«Il tema del precariato - dichiara Oronzo Pedio, segretario responsabile Uilca Lecce e Brindisi – è sempre stato all’attenzione delle nostre iniziative di confronto. Nel settembre del 2010 il primo convegno dal titolo “Il Lavoro oggi – Equilibrio precario” si concludeva con l’auspicio di aver acceso i riflettori anche sul nostro territorio sul dramma del lavoro precario, del lavoro che non c’è, su un fenomeno che condiziona pesantemente l’esistenza delle persone. Il convegno del giugno 2011, dal titolo “Senza Lavoro non c’è Futuro” ha visto la presenza di un giornalista precario, Maurizio Di Fazio, autore del libro “Italian Job” pubblicato nel 2018. Nel settembre 2015, con il convegno “L’involuzione del mondo del Lavoro” abbiamo posto l’attenzione sulle trasformazioni del mondo del lavoro e sui conseguenti riflessi in ordine a una significativa regressione di tutele e sicurezza. E con il prossimo convegno, sabato 29 settembre, grazie alla presenza di qualificati relatori, intendiamo fare il punto della situazione partendo da una analisi degli ultimi anni per arrivare alla realtà attuale e al futuro prossimo. Come possiamo definire tutti quei giovani che – aggiunge ancora Oronzo Pedio – attraverso contratti a tempo determinato, intravedono, per alcuni mesi l’ombra di un futuro “possibile” per rimanere disillusi alla scadenza di tali contratti? Forse dobbiamo definirli “effimeri”, così come i loro sogni.Di precariato non si vive!».

«Storie di precariato e sfruttamento sono all’ordine del giorno ormai da anni nel nostro Paese», sottolinea il segretario della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto.«È ora di mettere in campo interventi concreti, prima che sia troppo tardi, - avverte - perché la realtà ci dice che il superamento della crisi al Sud è ancora lontano. Da noi le situazioni di crisi aziendali continuano ad aumentare ed è sotto gli occhi di tutti che sempre più imprese ricorrono ai licenziamenti collettivi, favorite anche dall’attuale normativa. La conseguenza è una disoccupazione dilagante e, come se non bastasse, a peggiorare il quadro è proprio la piaga del precariato, che ha letteralmente invaso il tessuto economico salentino. Siamo di fronte a un dramma – prosegue - che travolgerà, anzi sta già travolgendo, giovani e meno giovani, perché la precarietà non gli fa immaginare alcun tipo di futuro, un futuro che sarà senza pensione. Se non ripartono gli investimenti (pubblici e privati) – conclude - noi da questa crisi non usciamo: dobbiamo sbloccare le grandi opere, tornare a investire in innovazione e sviluppo, formazione e sistema d’istruzione pubblica».

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