Mara Carfagna (intervista): «Il panorama politico italiano? Vedo molta improvvisazione e un bel po’ di confusione»


di NICOLA RICCHITELLI – La voce di quest’oggi arriva dalla politica, da Palazzo Montecitorio e quindi dalla Camera dei deputati. Ospite del nostro spazio dedicato alle interviste è il vicepresidente della Camera, l’on. Mara Carfagna, arrivata in Puglia – Giovinazzo per la precisione – nella giornata di ieri in occasione della sesta edizione di “Everest 2018”, il campus estivo dei giovani di Forza Italia che torna anche quest’anno per riaccendere il dibattito ed il confronto tra gli esponenti nazionali e locali del partito degli azzurri e i giovani militanti e dirigenti. 

Tre giorni all’insegna della passione politica, durante i quali la componente giovanile di centrodestra sarà la principale protagonista, insieme ad importanti e noti esponenti nazionali, regionali e territoriali, di dibattiti e confronti sui temi più importanti dell’attualità politica.

Il campus dei giovani di Forza Italia vede la presenza dei big della politica come il senatore Maurizio Gasparri, padrino dell’iniziativa, il vicepresidente di FI Antonio Tajani, per l’appunto la vicepresidente della Camera dei deputati Carfagna, gli onorevoli Gelmini, Bernini, Brunetta e Quagliarello, il capogruppo al Parlamento europeo Gardini, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e del Molise Donato Toma.

Onorevole Carfagna, innanzitutto mi permetta di darle il benvenuto  nel nostro spazio dedicato alle interviste. Andiamo subito al cuore del problema, una sua opinione su questi primi mesi di governo targato Salvini – Dimaio, o giallo/verde che dir si voglia?
R:«Deludenti. Ha approvato due soli provvedimenti “veri”: il Dl Dignità che farà perdere migliaia di posti di lavoro e il “regalo” di 12  motovedette alla Libia che, a questo punto, chissà a chi finiranno in mano. Il resto sono Milleproroghe e normale amministrazione, più l’attuazione di alcuni decreti lasciati da Paolo Gentiloni. Non c’è paragone, né dal punto di vista dei numeri né dal punto di vista dei contenuti con i primi cento giorni del governo di Silvio Berlusconi: avevamo tolto l’Ici, risolto il problema dei rifiuti a Napoli, abolito i ticket sanitari sulla diagnostica, velocizzato le espulsioni per i clandestini, creato il Garante per l’Infanzia e introdotto il reato di stalking...».

Come considera in questo momento Matteo Salvini?
R:«Il leader della Lega è il principale protagonista di questo governo. Si sta muovendo bene su alcuni temi, sbaglia quando, come sul decreto Dignità o sulla Tav, asseconda le idee dei Cinquestelle che sono profondamente sbagliate, in contrasto col programma che il centrodestra ha presentato alle elezioni».

(credits: Fb Mara Carfagna)
E la Lega? Ha senso ancora parlare della Lega come forza di coalizione del centrodestra?
R:«Con la Lega governiamo centinaia di amministrazioni locali, Regioni importantissime come la Lombardia, il Veneto o la Sicilia. Salvini ha detto più volte che il suo orizzonte resta il centrodestra e l’accordo con i Cinquestelle dovuto ad una situazione eccezionale. Il segretario della Lega però dimostri che quella con il M5S è un’esperienza a tempo e non un’alleanza strutturale. Per essere il centrodestra bisogna fare cose di centrodestra e questo governo non lo sta facendo sempre».

Perché ad un certo punto del suo cammino professionale ha scelto la politica?
R:«Per la stessa ragione per cui credo lo abbia fatto la stragrande maggioranza dei miei colleghi: perché sono stata attirata dalla possibilità di poter fare qualcosa per gli altri, per il mio Paese».

Cosa significa oggi essere un politico e fare politica?
R:«Impegnarsi per gli italiani, presentare proposte e dare contributi finalizzati a ottenere il massimo. Lottare per tutelare le donne vittime di violenza, per garantire opportunità ai giovani, al Sud,  implementare il Welfare. In parole povere, la missione di chi fa politica dovrebbe essere quella, ciascuno nel suo ruolo e per come può, di migliorare l’Italia».

Onorevole, a suo modo di vedere cos’è oggi il centrodestra?
R:«E’ un modello di governo, una coalizione tra diversi, plurale ma con un programma chiaro e definito per la modernizzazione del nostro Paese. E’ la coalizione che rappresenta la maggioranza degli italiani. Quella che rappresenta l’Italia che produce, che scommette sull’innovazione, che investe e che da lavoro».

Volgendo lo sguardo sul panorama politico italiano cosa vede?
R:«Molta improvvisazione e un bel po’ di confusione. Del resto al governo non c’è un blocco definito, ma ci sono due minoranze che si sono dovute unire, con programmi diversi e spesso opposti, per raggiungere la maggioranza dei voti. E’ un patchwork venuto male».

Una sua previsione sulla durata di questo governo?
R:«Mi auguro per gli italiani che possa durare il meno possibile. Già nelle prossime settimane quando sarà scritta e discussa la legge di Bilancio si scoprirà che reddito di cittadinanza e flat tax non possono essere fatte insieme, che qualcuno ha promesso cose che non poteva mantenere».

Contacts: 

https://www.facebook.com/CarfagnaMara/
https://www.instagram.com/maracarfagna/

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