BARI - Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo. "Il Governo del Cambiamento anche sulla Sanità ci propina slogan ad effetto: in Sanità lotta agli sprechi. E chiaramente giù applausi e sondaggi favorevoli", sostiene Zullo.
"Certo - prosegue Zullo -, gli sprechi sono sempre deplorabili ed è giusto tagliarli non solo nella Sanità, ma in questo caso il vero dramma è la mancanza di una visione, di un progetto. Insomma, quello che mi piacerebbe sapere è se questo Governo ha davvero intenzione di potenziare la prevenzione e il sostegno alla cronicità, di realizzare la rete di strutture e servizi territoriali, di rafforzare la riabilitazione e l'integrazione socio-sanitaria, di valorizzare il ruolo del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta? Se si ha intenzione di introdurre nel sistema l'assistenza psicologica di base? E per quell'11% della popolazione che rinuncia alle cure per ticket, super-ticket insostenibili a causa dello stato di povertà quali misure si intendono prendere? E per le lunghe liste di attesa, per la carenza di personale sanitario oggi assoggettati a turni massacranti? E quali risorse si intendono investire per i contratti, per l'edilizia sanitaria, per l'ammodernamento tecnologico? E, ancora, la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale deve restare così com'è oggi o deve essere rivista in ragione della povertà strutturale delle Regioni Meridionali?
"Potrei continuare - conclude Zullo - ma non serve, le domande poste dovrebbero stimolare un vero un governo di cambiamento che vuole migliorare la vita dei cittadini. Ma da ministri populisti come Matteo Salvini o Giulia Grillo ho la sensazione e il timore che non ci si possa aspettare nulla di più di uno slogan: via gli sprechi!".
"Certo - prosegue Zullo -, gli sprechi sono sempre deplorabili ed è giusto tagliarli non solo nella Sanità, ma in questo caso il vero dramma è la mancanza di una visione, di un progetto. Insomma, quello che mi piacerebbe sapere è se questo Governo ha davvero intenzione di potenziare la prevenzione e il sostegno alla cronicità, di realizzare la rete di strutture e servizi territoriali, di rafforzare la riabilitazione e l'integrazione socio-sanitaria, di valorizzare il ruolo del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta? Se si ha intenzione di introdurre nel sistema l'assistenza psicologica di base? E per quell'11% della popolazione che rinuncia alle cure per ticket, super-ticket insostenibili a causa dello stato di povertà quali misure si intendono prendere? E per le lunghe liste di attesa, per la carenza di personale sanitario oggi assoggettati a turni massacranti? E quali risorse si intendono investire per i contratti, per l'edilizia sanitaria, per l'ammodernamento tecnologico? E, ancora, la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale deve restare così com'è oggi o deve essere rivista in ragione della povertà strutturale delle Regioni Meridionali?
"Potrei continuare - conclude Zullo - ma non serve, le domande poste dovrebbero stimolare un vero un governo di cambiamento che vuole migliorare la vita dei cittadini. Ma da ministri populisti come Matteo Salvini o Giulia Grillo ho la sensazione e il timore che non ci si possa aspettare nulla di più di uno slogan: via gli sprechi!".
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