Il Premio letterario 'Umberto Fraccacreta' diventa maggiorenne sotto la regia di Rosa Nicoletta Tomasone

di VITTORIO POLITO - Anni fa l’editore Levante di Bari mi ha regalato un libro della professoressa Tomasone per una eventuale recensione. Il libro in questione titola «L’Opera narrativa» e risulta edito da ‘Sentieri Meridiani’ di Foggia, ma all’epoca trovai il testo troppo bello e impegnativo per ‘liquidarlo’ con una veloce recensione.

La lettura fu tanto interessante-coinvolgente che feci partecipe mia moglie per alcuni fatti che sembravano rispecchiare la nostra vita (il testo espone racconti veri e piccoli avvincenti romanzi) e ritengo che la mia consorte lo abbia donato alle nostre figlie affinché comprendano che la vita è un affresco che noi dipingiamo quotidianamente con i colori che ci sembrano più idonei in quel momento: solo il tempo poi dirà se abbiamo esagerato con il colore o siamo stati avari di colore-calore. Spero di tornare su questo libro a breve.

La professoressa Tomasone ha annunciato che il premio da lei ideato, con un gruppo di amici-volontari, giunto ormai alla XVIII edizione è stato inserito nella Programmazione della Rete dell’Itinerario Europeo “Le Vie Di Carlo V”.

Nell’autunno caldo e confortevole (nebbia permettendo!) il Gargano torna protagonista per la promozione e lo sviluppo culturale di un’intera comunità, in un contesto dove il sapere delle parole si combina con i sapori di un territorio ricco di storia, tradizioni e profumi. A San Marco in Lamis prosegue la collaborazione con il Liceo Classico “P. Giannone”, scuola partner del Centro Einaudi di S. Severo, per quanto riguarda il Progetto dell’Itinerario culturale europeo “Le vie di Carlo V” riconosciuto dal Consiglio d’Europa.

Il Premio è stato istituito dal Centro Einaudi nel 1997 (Cinquantenario della morte del Fraccacreta) per diffondere la conoscenza e tener viva la memoria di un poeta nato a San Severo nel 1892 e morto nel 1947, che ha avuto il merito di descrivere ed interpretare liricamente le condizioni sociali delle popolazioni dell’Italia meridionale. Il Premio quest’anno sceglie un grande del Rinascimento, premiando l’opera «Intervista a Machiavelli - Tra cultura, filosofia e politica», scritta da due professori dell’Università di Urbino: Antonio De Simone, filosofo e saggista, professore di storia della filosofia e filosofia della cultura e Davide D’Alessandro specializzato negli studi sociologici e filosofici.

Il lavoro  consta di tre parti: la prima è la vita, il conflitto, il potere; per la seconda parte D’Alessandro ha scelto la felice ed inusuale forma dell’intervista in cui un giovane interroga il politico, ne esplora il pensiero e ne mette in luce l’attualità; nella terza parte  Machiavelli  elargisce ai giovani un messaggio che è una chiara denuncia dei mali che affliggono la nostra società, che ammorbano il nostro pensiero ed imbrigliano il nostro agire e nello stesso tempo ci regala una lezione di ottimismo e di coraggio.

Il lavoro è una forte denuncia, scritto in un momento scandito dalla crisi e dallo spread, in cui tanti elementi tentano di infiacchire lo spirito e la vitalità del pensiero, con il rischio vero di spegnere la luce della cultura.

In questo contesto non potevano mancare gli studenti che, con l’abile guida dei loro insegnanti, hanno messo in scena l’intervista e con ritmo incalzante hanno interrogato il grande Machiavelli il cui pensiero, calato nel presente, oggi più che mai è illuminante, stimolante ed attuale. Come logica conseguenza è stato letto il discorso ai giovani da cui emergono le esortazioni ad essere artefici della propria fortuna, al dovere della “memoria”, alla passione civile, a volere un’Italia forte e chiara ed a pretendere un‘Europa viva e dei popoli.  Questi temi sono cari al Centro Einaudi, rimasto fedele in trenta anni al motto ‘conoscere per deliberare’ ed al suo progetto di ‘lotta contro l’amnesia’.

La dotta Lectio del prof. de Simone ed il vibrante intervento del prof. D’Alessandro hanno dato al Premio il taglio di una vera paideia dell’insegnamento e una lezione di vita e non una disquisizione puramente accademica.

È stato altresì conferito all’editore Morlacchi di Perugia (La Puglia pesca fuori, ma pochi forestieri pescano da noi!) il Premio in ricordo del grande Alessandro Minuziano, umanista e stampatore nato a San Severo nel Rinascimento.

L’Auditorium-Teatro “P. Giannone”, gremito da studenti, docenti, soci e amici del Centro Einaudi, ha fatto da cornice ad evento ormai atteso e sostenuto anche da chi all’inizio …non era in sintonia. Per la serie la Cultura che non chiede per ottenere, ma per sapere… Vince su tutto e tutti.

Ai saluti del Dirigente scolastico dott. Costanzo Cascavilla, portati dal prof. Gian Pasquale La Riccia, sono seguiti quelli dell’Assessore alla Cultura dott.ssa Meriligia Nardella.

La presidente comm. prof.ssa Rosa Nicoletta Tomasone, coadiuvata dalla tenera, abile, valente, competente ed esperta dedizione del sostenitore di una vita prof. Domenico Vasciarelli, meriterebbe davvero un riconoscimento dalla nostra Regione Puglia, per tutto quello che ha prodotto in questi anni, con competenza e passione, nel segno di quel testo che ho segnalato all’inizio dell’articolo (L’Opera narrativa), al servizio di una vita spesa per creare ‘opere’ durature nel tempo.

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