Paesaggio, vino e connubio di sostenibilità

di DONATO FORENZA - Tra gli elementi principali del convegno dedicato ai temi del vino e dell’ambiente, afferenti agli aspetti esperienziali, ai rischi, opportunità e valenze poliedriche, svoltosi recentemente a Roma, sono emersi la promozione integrata della qualità dei vini e la tipicità dei loro luoghi di produzione. Occorre una interconnessione tra il terroir che li accoglie, i paesaggi e il territorio in cui si inseriscono i luoghi e gli itinerari correlati che riflettono peculiarità  specifiche (siti identitari, beni culturali e naturali, paesaggi storici, monumenti della storia locale, tradizioni, etc.). E’ stato implementato un mirabile quadro innovativo sugli elementi fondamentali concernenti le regole del connubio virtuoso tra vino. Paesaggio e Sostenibilità, formulando una serie di indicazioni programmatiche.

Tali elementi possono costituire grafemi della tessitura nella quale vive il riconoscimento che contribuisce all’arricchimento polisensoriale dei vini ivi prodotti. I turisti eno-gastronomici devono essere rispettosi per i luoghi e per il lavoro che ha determinato la produzione dei vini che degustano, esercitando, con intelligenza, un turismo sostenibile e responsabile. Riteniamo al riguardo che la Sostenibilità e la Green economy devono essere assunte quali criteri generali di guida nell’armonia tra Sistemi del Paesaggio e Sistemi del vino. Il valore culturale e sociale dei vigneti per la rigenerazione del paesaggio può essere elevato in rapporto agli insediamenti residenziali, in particolare nei progetti per quartieri della periferia e di molte aree rurali.

Crediamo indifferibile e necessario: - valorizzare le peculiarità dei luoghi di produzione motivando i visitatori delle zone a vocazione vitivinicola, che deve essere dotata di esperienza di alta qualità; - promuovere, in connubio con i vini, anche alimenti associati, prodotti secondo tradizione, privilegiando produzioni biologiche locali; - promuovere i vini, coinvolgendo anche i prodotti locali, calibrando i benefici derivanti all’economia locale dal turismo del vino e dei suoi paesaggi; - facilitare acquisti dei fruitori e visitatori verso prodotti locali di qualità: cibi e bevande, articoli di artigianato e prodotti agricoli tradizionali. Le aziende coinvolte devono ottimizzare la qualità dei vini prodotti, evitando gravi impatti ambientali derivanti da: - attività produttive; - sostanze potenzialmente pericolose; - rifiuti; - traffico. In primis vanno tutelate le risorse correlate a natura, acqua, energia, paesaggio, suoli e tradizioni. 

Altro elemento fondamentale consta nell’assioma che tutti i soggetti interessati devono poter contribuire: - aziende vitivinicole e organizzazioni di settore; - società del turismo eno-gastronomico; - enti dell’ambiente e del paesaggio; - istituzioni, con ruoli complementari ai fini di una valorizzazione dei prodotti. Inoltre, deve essere ricercata, l’importanza del rapporto identitario dell’ agricoltura per gli abitanti delle aree urbane e periurbane. 

Il raggiungimento di risultati positivi rispetto agli obiettivi indicati passa anche attraverso una migliore conoscenza delle qualità presenti, sia enologiche che paesaggistiche ed ambientali. A loro volta, le conoscenze devono poter essere tradotte in consapevolezze e condivisioni da parte dei vari soggetti coinvolti. Bisogna migliorare il sistema di informazione e di comunicazione per fornire utili notizie interdisciplinari sui luoghi per poter essere messi in condizione di apprezzare le zone ed i paesaggi di origine. Si devono a tal fine promuovere le offerte di informazioni ed emozioni anche attraverso gli elementi che accompagnano il vino al di fuori dei luoghi, di produzione (etichette, packaging, opuscoli, pubblicazioni, cultura).

Va osservato che la scenografia del paesaggio  coniuga le relazioni tra produttori e fruitori, creando un ruolo notevole nelle attività dei cittadini. Le persone informate contribuiscono alla formazione di una “società sostenibile”, concorrendo al miglioramento della qualità della vita mediante comportamenti virtuosi di difesa dell’ambiente nel perseguimento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare dell’Obiettivo 2 (migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile) e dell’Obiettivo 15 (Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre). Aumentare le conoscenze, le consapevolezze e le condivisioni significa premiare la sostenibilità e la salute umana.

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