LIVORNO - Ben 644 chili di cocaina nascosti tra i sacchi di caffè, suddivisi in 582 panetti distribuiti tra 23 borsoni, viaggiava all’interno di uno delle migliaia di container imbarcati su una nave battente bandiera portoghese e proveniente dallo scalo spagnolo di Algeciras. Valore della cocaina: almeno 130 milioni di euro.
Quello di stamani è il più grande sequestro di droga messo a segno negli ultimi dieci anni dalla Guardia di finanza di Livorno e dalla Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel porto labronico.
Ancora prima che la motonave giungesse in prossimità di Livorno, ipotizzando l'utilizzo del metodo di occultamento "Rip-Off" - caratterizzato dalla presenza di stupefacenti nascosti in borsoni facilmente asportabili a una rapida apertura del contenitore - il Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Livorno ha effettuato "l'ombreggiatura" dell'imbarcazione per prevenire e intercettare eventuali tentativi di trasbordo in mare della droga. Subito dopo l'attracco in porto, i finanzieri sono saliti a bordo per ispezionare tutti i contenitori sospetti, individuando rapidamente quello che conteneva la cocaina.
L'operazione è stata coordinata dalle procure di Livorno e di Firenze - competente come Direzione distrettuale antimafia - ed è stata il frutto delle indagini condotte dal Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle. Accanto alle quotidiane analisi delle fiamme gialle e dei funzionari del Servizio antifrode doganale dell'Agenzia delle Dogane sulle spedizioni ritenute a rischio, determinante in questo caso si è rivelata una segnalazione della Direzione centrale dei Servizi antidroga e del II Reparto del Comando generale della Guardia di finanza.
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