Giorno del Ricordo, Loizzo "memoria storica favorisce la pace"


BARI - Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo, in occasione del Giorno del Ricordo, 10 febbraio 2019, dichiara: “Ricordare ferisce, non ricordare uccide”, mi piace ripetere quello che ho sentito affermare da alcuni giovani in un precedente Giorno del Ricordo. Se da studenti non ancora ventenni è venuta una dichiarazione tanto efficace, ecco una chiara dimostrazione del significato di Giornate come quella del 27 gennaio e questa del 10 febbraio, che ogni anno ci chiedono di riflettere una sulla tragedia dell'Olocausto, l’altra sulle foibe e sull’esodo dalle terre dalmate-giuliane".

"Quella lucida frase - prosegue Loizzo - è il segno che l’obiettivo è raggiunto: lo stanno cogliendo pienamente quelle ricorrenze riservate alla memoria storica e fissate da due leggi statali, che invitano a tornare, soprattutto con i giovani, sulle tragedie storiche che denunciano le divisioni tra i popoli e le sofferenze di migliaia di vittime. Oltre settant’anni fa, più di 350mila italiani vennero allontanati dalle loro case, al confine orientale nel territorio jugoslavo, dalle isole del Dodecaneso e dalle ex colonie del Regno d’Italia.
Torniamo a parlare di eventi che non devono essere ripetuti, ribadiamo il ripudio della violenza, insistiamo nel superamento delle divisioni, riaffermiamo il primato della pace e della democrazia. Abbiamo il compito di scrivere una storia condivisa del nostro Paese, che dopo l'8 settembre 1943 ha saputo riscattare la guerra fascista con la Resistenza e si è poi distinto tra i primi costruttori dell'Europa unita, nata dal rispetto delle diversità e fondata sulla convivenza di popoli e culture.
E nel Giorno del Ricordo, celebriamo anche il ruolo della Puglia, nell'ospitalità concessa in varie località a più di quattromila esuli, fino agli anni Sessanta: ennesima pagina di accoglienza del popolo pugliese", conclude Loizzo.

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