Nuovo look per Alessano e Montesardo


di FRANCESCO GRECO - La città di don Tonino si rifà il look. Partiranno infatti a breve i lavori per la sistemazione delle strade più dissestate di Alessano e Montesardo. Il finanziamento di 70mila euro (ma tolta l’Iva e le spese per la progettazione ne resteranno 52mila) appena giunto renderà più vivibili i due paesi.
 
Detta così, sembra una banale news di cronaca amministrativa. Dov’è allora la sua rilevanza? Nel fatto che la decisione è stata presa dai cittadini in un’assemblea svoltasi nella sala consiliare alla presenza del sindaco Francesca Torsello (nella foto, il 20 aprile 2018, visita di Papa Francesco ad Alessano sulla tomba di don Tonino Bello), il vice Donato Melcarne e tutti gli assessori (Vittorino Morciano, Sara Marzo, Monica Torsello, ecc.) e la dirigente dell’Ufficio Tecnico Tiziana Campanile.
 
Quella che si usa definire “democrazia diretta”, che può essere una cosa seria (come in questo caso), ma anche un bidone, una farsa, come fu per la Cassimatis mesi fa che, votata dagli iscritti  di Genova al M5S quale candidata sindaco, è stata poi scacciata da Beppe Grillo come avesse commesso chissà quali nefandezze. Della serie: la “democrazia diretta”, la parola al popolo: c’è chi la predica e chi la pratica. C’è chi la brandisce usando algoritmi, big-data e fake news per far decidere alla gente quello che hanno già deciso nelle segrete stanze o nell’oscurità dei pixel sul web e chi ascolta davvero i cittadini contribuenti.
 
Ad Alessano sembrava di essere in un algido paesino svizzero dove si vota per decidere di tutto, anche la cosa più insignificante.

I cittadini che si sono recati nell’aula consiliare sono stati prima informati dei vincoli normativi per spendere il contributo pubblico: solo interventi di messa in sicurezza di vie, scuole, edifici e aree di interesse collettivo.
 
Poi sono stati distribuiti dei foglietti dove i presenti hanno potuto indicare due priorità. Dallo spoglio sono emerse le idee dei cittadini: interventi sulle strade più malandate, centrali e periferiche, il mercato coperto, un ascensore nel palazzo di città (da anni c’è un progetto), la pericolante Porta Castello, ecc.       
 
Successivamente le nomination si sono ristrette e si è votato per le vie più bisognose di interventi, individuandole dopo un’attenta scrematura.
 
I tempi sono stretti: a breve sarà indetta la gara d’appalto, verificati i requisiti della ditta che se la aggiudicherà (antimafia, regolarità nel rapporto con i propri dipendenti, ecc.), entro il 15 maggio i lavori saranno affidati.

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