Tav: si va verso rinvio, Francia: 'In fumo 300 milioni'

PARIGI - Si va verso un rinvio per la Tav. Una lettera è stata inviata da Palazzo Chigi alla Telt per autorizzare l'approvazione di avvisi per i 2,3 miliardi di lavori del tunnel di base della Tav con la clausola di dissolvenza che sarà motivata dall'avvio della procedura di revisione del trattato italo-francese. 

"La società Telt mi ha appena risposto confermandomi che i capitolati di gara non partiranno senza l'avallo del mio governo e del governo francese e che, al momento, si limiteranno esclusivamente a svolgere mere attività preliminari, senza alcun impegno per il nostro Stato", ha dichiarato il presidente del Consiglio Conte, pubblicando la lettera da lui invitata a Telt sulla Tav e la risposta ricevuta dalla società italo-francese. 

"Ho chiarito che questo Governo e le forze politiche che lo sostengono si sono impegnati a "ridiscutere integralmente" questo progetto e che abbiamo intenzione di interloquire con la Francia e con l'Unione europea alla luce delle più recenti analisi costi-benefici da noi acquisite. Ovviamente non vogliamo che nel frattempo si perdano i finanziamenti europei già stanziati".

Ieri sera il premier Conte, dopo avere scritto alla società Telt, aveva informato anche il presidente Macron e il presidente Juncker sulla iniziativa intrapresa per ritardare i vincoli giuridici e gli impegni di spesa per i bandi e, in particolare, sul “supplemento di riflessione” richiesto per condividere dubbi e criticità nel frattempo emersi sul progetto infrastrutturale Tav. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. 

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