35 anni senza Enrico Berlinguer e la questione morale


di NICOLA ZUCCARO - L'11 giugno 1984 muore a Padova Enrico Berlinguer. L'indiscusso e carismatico Leader del Partito Comunista Italiano spirò dopo 4 giorni di agonia, a causa di un ictus che lo colpì durante il comizio tenuto nella città veneta, in occasione della campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Segretario del Pci dal 1972, Berlinguer fu un protagonista di primo piano della politica italiana ed internazionale degli anni '70. 

La sua ininterrotta permanenza alla guida del più importante Partito Comunista dell'Europa occidentale, lo condusse ad affrontare una delle stagioni più difficili per l'Italia, segnata dal Terrorismo e dalle lotte sindacali. In esse si spese direttamente nel 1980 a favore dei dipendenti della Fiat e dinanzi ai cancelli dello stabilimento Mirafiori di Torino e durante la marcia dei 40.000 lungo il capoluogo piemontese. 

Ma Enrico Berlinguer fu soprattutto l'ideatore della questione morale. Un tema con il quale si volle stimolare la classe politica italiana (al centro degli scandali, già durante gli anni '70) a rivedere i propri atteggiamenti nella gestione della cosa pubblica. Una questione di stringente attualità ma che a tutt'oggi (purtroppo) resta senza alcun erede a 35 anni di distanza dalla sua morte.
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