Autostrade, Mit: "Grave inadempimento su Ponte Morandi"

ROMA - Emergono gravi inadempimenti da parte di Autostrade per l'Italia nel caso del crollo del Ponte Morandi secondo una relazione redatta dalla commissione del Mit. Il crollo del ponte ha comportato la mancata restituzione di un bene la cui custodia la concessione aveva affidato ad Autostrade per l'Italia, che era tenuta a restituirlo integro. Ci configura un grave inadempimento che consente la revoca unilaterale della concessione. E' questa, a quanto apprende l'agenzia Ansa, la sintesi a cui è giunta la relazione della commissione sul cedimento del viadotto.

Il crollo - si legge in un passaggio dell'abstract della relazione - lascia presupporre gravi lacune del sistema di manutenzione che si possono ritenere sussistenti su tutta la rete autostradale (molti ponti hanno stesso livello di rischio di quello di Genova!) e che pertanto giustificano che lo Stato abbia perso fiducia nell’operato di Aspi (da tenere conto che Autostrade per l'Italia ha già iniziato un forte intervento di manutenzione straordinaria dopo il crollo). Secondo la commissione sono inoltre nulle (o comunque non applicabili al caso) alcune clausole della convenzione che prevedono risarcimenti per risoluzione anticipata, anche se comunque aspi lo chiederà in sede contenziosa e non si può escludere che li ottenga.

L'articolo 9 bis della convenzione prevede che il diritto a indennizzo/risarcimento del concessionario sussiste "nel rispetto del principio dell'affidamento".
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