Piano di riordino, M5S: “Libro dei sogni scollegato dalla realtà”

BARI - “Mentre Emiliano finge che vada tutto bene e pensa che la sanità sia soltanto fatta di inaugurazioni di strutture, che poi quasi mai sono operative, la situazione descritta dagli operatori della sanità auditi oggi è molto diversa da quella raccontata dall’assessore alla Sanità. Il libro dei sogni che vediamo leggendo il piano di riordino è completamente scollegato dalla realtà. In questi anni l’offerta sanitaria non solo non è migliorata, ma è drasticamente peggiorata: se sulla carta il documento rispecchia le richieste del DM 70 per riorganizzare la rete ospedaliera, nei fatti sono solo stati chiusi ospedali senza offrire un’assistenza territoriale adeguata”. Lo dichiarano il capogruppo del M5S Marco Galante e il consigliere Mario Conca al termine della seduta della III commissione in cui si sono tenute le audizioni dei sindacati di categoria, ordine dei medici di Lecce e ordine degli infermieri di Taranto, in rappresentanza anche di Lecce e Foggia e del CCM (comitato consultivo misto), del presidente della Sezione regionale dell’AAROI EMAC (Associazione Rianimatori ospedalieri italiani emergenza Area Critica) e dei direttori generali delle Asl sul piano di riordino ospedaliero che sarà esaminato il prossimo mercoledì. 

“Dalle audizioni - continuano - è emersa una situazione drammatica per quello che riguarda le liste d’attesa, le cronicità che non vengono correttamente gestite creando un alto numero di ricoveri inappropriati, i centri di salute mentale che non sono stati implementati e la gestione della rete dell’emergenza - urgenza la cui riorganizzazione è rimasta solo sulla carta e un numero di posti letto che in diverse Province è inferiore ai 3,5 posti letto per ogni 1000 abitanti previsti nel DM 70. Il piano non ha tenuto conto in alcun modo del confronto con gli addetti ai lavori, che incontreranno Emiliano solo il prossimo 6 agosto. Per questo in tanti oggi hanno deciso di non presentarsi in audizione. Il tutto nella Regione che ha fatto della partecipazione una bandiera, evidentemente utile solo per gli spot pubblicitari. Anche i Direttori Generali hanno ammesso di non aver ancora attivato i reparti previsti dal Piano di riordino. Ormai - incalzano i pentastellati - non fa più notizia l’assenza del presidente Emiliano, a cui oggi si è aggiunta quella di numerosi consiglieri di maggioranza. Segno dell’interesse per i problemi dei pugliesi. Dal Presidente/Assessore attendiamo ancora spiegazioni  sulla scelta, di rimodulare i  400 milioni di euro  previsti per i PTA (presidi d’assistenza territoriale), gli ospedali di Comunità e i CPT, facendoli diventare 60 milioni. Peccato che, come al solito, sia fuggito al confronto. Probabilmente perché avrebbe dovuto fornirci un cronoprogramma per la realizzazione dei PTA promessi ai territori dall’inizio della legislatura, ma che continuano a non essere realizzati a fronte di tagli e chiusure di ospedali e PPI come accaduto a Spinazzola, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Arrivati alla sesta delibera di Giunta la situazione è sempre la stessa: un documento efficace solo sulla carta - concludono - ma che di fatto taglia l’assistenza ai cittadini in nome dei bilanci”. 
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