Libri, la rivoluzione fallita di Maifredi nella Juve 1990/91

di PIERO LADISA – Non sempre le rivoluzioni nel mondo del calcio hanno dato responsi positivi. Lo sa molto bene la Juventus che lo provò sulla sua stessa pelle nel campionato 1990-91. La stagione dei grandi cambiamenti portò al posto di Dino Zoff sull’allora panchina bianconera Gigi Maifredi, proveniente dall’esperienza positiva al Bologna, l’acquisto della stella Roberto Baggio – mattatore della nostra Nazionale insieme a Totò Schillaci nel Mondiale disputato quell’estate proprio in Italia – e Luca Cordero di Montezemolo nel ruolo di vice presidente esecutivo. 

Ad analizzare approfonditamente quel travagliato campionato della squadra bianconera ci ha pensato il giornalista Enzo D’Orsi, che ha seguito la Juventus per il Corriere dello Sport dal 1979 al 2000, nel libro Non era champagne. La Juve di Maifredi, Montezemolo e Baggio (pp. 117, edizioni inContropiede, 2019). 

L’impronta tattica di Maifredi di arrivare ai risultati attraverso il bel gioco, cercando di emulare il Milan di Arrigo Sacchi ma con una rosa nel complesso inferiore qualitativamente rispetto a quella rossonera, naufraga quasi subito con la Juve che chiude negativamente quella stagione non andando oltre il settimo posto e mancando anche qualificazione alle coppe europee dopo 28 anni. 

Un fallimento a cui la famiglia Agnelli pose subito rimedio. Maifredi e Montezemolo salutarono infatti Torino al termine di quell'annata, tornando così al passato con i 'rientri' di Giampiero Boniperti come amministratore delegato e Giovanni Trapattoni in panchina.
Nuova Vecchia

Modulo di contatto