Costa chiede il via libera ad itinerari 100% in Italia


GENOVA - Coste Crociere, per voce del suo direttore generale Neil Palomba, chiede alla politica il via libera a effettuare crociere tutte in Italia, che non sono consentite dalla regolamentazione attuale. "La nostra richiesta è un'esenzione temporanea che ci dia la possibilità di operare su itinerari solo su porti nazionali, con una deroga", dichiara il direttore generale in un'audizione alla Commissione Industria, commercio, turismo del Senato sulle iniziative di sostegno alle imprese nella fase 2 dell'emergenza Coronavirus.

"Nelle nostre operazioni standard - spiega Palomba - operiamo crociere internazionali, che in questo momento non abbiamo la possibilità di effettuare". In un documento presentato ai senatori Paloma illustra il percorso per la ripartenza suddiviso in tre fasi previsto dalla società.

"La prima - vi si legge - che auspichiamo possa cominciare con l'estate 2020, prevede un turismo di prossimità, un'offerta di vacanza crocieristica Italiana per gli italiani". Nella seconda fase, saranno ampliati gli itinerari verso alcuni paesi confinanti, per tornare poi, in una terza fase, una offerta completa. "Stiamo pianificando - continua il testo - un rilancio legato alla creazione di valore per il territorio locale e il più possibile basato sui temi della sostenibilità" prospettando un contributo di Costa nella "direzione della valorizzazione delle bellezze dell'Italia, la riscoperta dei territori e del patrimonio storico e paesaggistico della nostra penisola" con un'offerta combinata di crociera con strutture di terra.

Secondo uno studio di Deloitte & Touche con l'Università di Genova, il Gruppo Costa ha prodotto in Italia un impatto economico diretto, indiretto ed indotto complessivo di 3,5 miliardi di euro nel 2018 con la creazione di quasi 17 mila posti di lavoro. "Noi ci siamo - conclude Palomba - ma per poter contribuire in modo significativo chiediamo la collaborazione delle Istituzioni nell'elaborazione di linee guida chiare per la ripartenza in sicurezza, incentivi accessibili che rendano più appetibile l'offerta turistica e la ricerca di soluzioni che ci permettano di tornare presto a navigare".
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