Lecce, morto operaio cantiere Snam


LECCE - Nuova vittima sul lavoro nel leccese. "Oggi è stato ucciso un altro lavoratore, ucciso da un sistema che rende possibile un progetto (SNAM, allaccio TAP a rete italiana gas) che fa parte delle grandi opere inutili, contro le quali abbiamo già manifestato il nostro dissenso in piazza e sui nostri canali d'informazione. Si tratta di quelle opere che servono ad arricchire pochi e sfruttare, indebitare le masse lavoratrici, depredando i loro territori". Lo rende noto il Partito Comunista Lecce.

"Al di là delle dinamiche della tragedia - prosegue la nota -, delle quali è ancora troppo presto parlare con certezza, possiamo invece dire chiaramente che quasi sempre queste morti sono dettate dalla logica del profitto, dalla voglia di guadagnare il più possibile, risparmiando a scapito dei lavoratori e della loro sicurezza.
Già durante il lockdown, i lavoratori di questi cantieri venivano costretti a lavorare nonostante non si trattasse di una produzione indispensabile, ora arriva la morte di un operaio a togliere ogni velo di vergogna alla classe padronale che in tutta Italia continua a pretendere la socializzazione delle perdite e la privatizzazione delle proprietà, dei servizi e dei profitti. I lavoratori tutti, i pensionati, i disoccupati, devono unirsi per rovesciare questo stato di cose.
Il Partito Comunista della provincia di Lecce esprime vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia dell'operaio 34enne Simone Martena, che lavorava per la ditta subappaltatrice tedesca Max Streiche", conclude la nota.
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