Renzi varca il Pirellone e scalza l'asse Pd-M5S

(credits: Matteo Renzi Fb)
NICOLA ZUCCARO - Voto milanese, voto romano. L'equazione elettorale potrebbe fare al caso dei rapporti - già da alcuni giorni tesi - nella maggioranza che supporta il Conte2, fra l'asse Pd-M5Stelle e Italia Viva, a seguito di quanto avvenuto martedì 26 maggio in Milano con l'elezioni di Patrizia Baffi alla presidenza della Commissione regionale Covid Lombardia. La neo presidente, secondo la geografia partitica che compone l'assemblea lombarda, risulta essere l'espressione di Italia Viva quale attuale forza di minoranza al Pirellone.

L'elezione della consigliera Baffi è stata (inevitabilmente) associata a quel colpo di mano firmato da Matteo Renzi. Dopo aver spalleggiato con la mozione Bonino la sfiducia di Alfonso Bonafede da Ministro della Giustizia, il leader di Italia Viva ci riprova nell'ennenismo tentativo di mandare a gambe all'aria il connubio giallorosso, puntando non da Roma, ma dalla lontana Milano a quel ribaltone che metterebbe Giuseppe Conte con le spalle al muro per quel pressing che nel politichese corrisponde al rimpasto del Governo, dal quale Renzi guadagnerebbe altri 2 Ministeri, quali Giustizia e Pubblica Istruzione, oltre a quello delle Politiche agricole affidato a Teresa Bellanova.

Servirà l'impresa di Renzi al Pirellone per ribaltare il Conte bis? Alle prossime richieste di fiducia, relative al Decreto Rilancio, l'ardua sentenza.
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