Disagio emotivo post lockdown, la Puglia la regione più colpita

(Pixabay)
BARI - Continua il servizio gratuito di aiuto psicologico telefonico e online promosso dal Centro di ascolto Di@De, dell’associazione Pietra su Pietra, in collaborazione con l’assessorato al Welfare - Città solidale e inclusiva del Comune di Bari e con la Fondazione Firss (Formazione, intervento e ricerca per il servizio sociale).

Maria Ofelia Milone responsabile dello sportello sottolinea che "uno studio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, al quale ha partecipato la dottoressa Sara Pastore, barese, esperta in ricerca sociale, ha rilevato che ansia, tristezza, nervosismo, stress e noia sono stati d’animo che hanno interessato almeno tre italiani su dieci durante il lockdown.

Tra le oltre 13mila persone intervistate con una web survey è emerso un senso di malessere legato al distanziamento sociale che ha colpito soprattutto i giovanissimi, per lo più donne,  tra i 13 e i 24 anni e i giovani adulti tra i 25 e i 34 anni. Le regioni del Sud Italia sono quelle dove si registra un livello di disagio emotivo maggiore. In Puglia l’indice di malessere percepito risulta superiore di sette punti percentuali rispetto alla media nazionale. Tra l’altro al calo dei casi di contagio e dei decessi non corrisponde un miglioramento delle condizioni psicologiche dei pugliesi: salgono le percentuali di quanti dichiarano di avere paura e diminuiscono quelle degli intervistati che mostrano tranquillità e fiducia”.

“Il sentimento di rassegnazione – spiega Sara Pastore – cresce e la situazione diventa sempre più difficile da sostenere a livello emotivo: le persone iniziano a sentirsi sempre più sole e il senso di solitudine risulta tra quelli che sono aumentati in maniera considerevole durante il lockdown. A ciò si aggiungono le preoccupazioni relative al futuro e riguardanti l’impatto del virus: circa il 62% del campione indica di avere poca fiducia nelle azioni di sostegno socioeconomico al fine di contrastare gli effetti dell’emergenza.

Il quadro che ne deriva, così fortemente negativo - continua Pastore - ha dato una conferma sostanziale alla decisione precedentemente  assunta dalla dottoressa Maria Ofelia Milone di creare (considerata la gravità della situazione e la necessità di una iniziativa ad hoc) uno 'sportello di supporto psicologico', che venisse incontro alle richieste di aiuto da parte della cittadinanza e avesse gli obiettivi  di contrastare gli effetti negativi legati all’emergenza sanitaria e di preservare il benessere individuale e sociale dei cittadini stessi”.

Il percorso di aiuto del Centro di ascolto Di@De è composto da una fase di accoglienza, alla quale seguono il colloquio informativo e quello psicologico. Sono previsti servizi di consulenza psichiatrica e medica, consulenza legale, incontri di gruppo su piattaforme online. L’équipe multidisciplinare è composta da assistente sociale, counselor, psicologi, psichiatra, medico e consulente legale. Lo sportello è attivo ogni giorno, dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 20. Per informazioni: 388/7394602.
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