Covid, Zullo: "Da domani tamponi rapidi negli aeroporti pugliesi, quest'estate non prima di 72 ore..."
BARI - “Da domani, 29 dicembre, tampone rapido negli aeroporti di Bari e Brindisi ai passeggeri in arrivo dalla Gran Bretagna. Lo assicura l’assessore alla sanità , Pierluigi Lopalco, che deve essersi ravveduto rispetto a questa estate, quando contrariamente a ciò che accadeva in tutta Italia chi arrivava in Puglia dai quattro Paesi a rischio (Spagna, Grecia, Croazia e Malta) il tampone doveva essere fatto dopo 72 ore. Soprassediamo sul fatto che poi le 72 ore sono diventati anche 10 giorni di attesa per i pugliesi ‘sequestrati’ in attesa di un tampone e impossibilitati a tornare al lavoro… Ma le contraddizioni nelle quali inciampa il nostro assessore sono davvero tante". Così in una nota Ignazio Zullo, consigliere regionale Fdi.
“Un’altra - prosegue - è quella dell’improvviso utilizzo del tampone antigenico – Puglia fanalino di coda proprio nell’utilizzo – e che ora viene previsto su persone alle quali, invece, dovrebbe essere fatto quello molecolare per avere la certezza della positività , ma anche per rintracciare la possibile variante inglese. Isolare questi ultimi casi può essere utile ai fini di studio non solo per la contagiosità e letalità , ma anche, e soprattutto, ai fini dell'efficacia (contro questa variante) del vaccino che da ieri abbiamo iniziato a somministrare anche in Puglia".
“A chi gestisce e organizza la sanità pugliese proprio non gli riesce di essere coerente con le decisioni che vengono prese e intanto per l’ennesimo giorno la Puglia è prima in Italia per ingressi in terapia intensiva, (57) a fronte di un numero alto anche di decessi per Covid (47)”, conclude Zullo.
“Un’altra - prosegue - è quella dell’improvviso utilizzo del tampone antigenico – Puglia fanalino di coda proprio nell’utilizzo – e che ora viene previsto su persone alle quali, invece, dovrebbe essere fatto quello molecolare per avere la certezza della positività , ma anche per rintracciare la possibile variante inglese. Isolare questi ultimi casi può essere utile ai fini di studio non solo per la contagiosità e letalità , ma anche, e soprattutto, ai fini dell'efficacia (contro questa variante) del vaccino che da ieri abbiamo iniziato a somministrare anche in Puglia".
“A chi gestisce e organizza la sanità pugliese proprio non gli riesce di essere coerente con le decisioni che vengono prese e intanto per l’ennesimo giorno la Puglia è prima in Italia per ingressi in terapia intensiva, (57) a fronte di un numero alto anche di decessi per Covid (47)”, conclude Zullo.
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