Tamponi rapidi, Zullo: "Per combattere la 'guerra' contro il Covid è necessario autorizzare tutti gli operatori sanitari a farli accedere alla piattaforma regionale"

BARI - “Dopo circa 2 mesi la Regione Puglia si comincia a svegliare per ci? che riguarda i tamponi rapidi antigenici. Ma lo fa aprendo solo un occhio. Perché se da una parte fa bene ad adeguare la piattaforma (il sistema informatico) che registra tutti i tamponi fatti aprendo l’accesso ai laboratori che li eseguono, dall’altro non riesce ancora a capire che non basta! Come non basta l’ordinanza (tardiva rispetto al resto dell’Italia) che dà ai medici di famiglia il compito di assistere a 360 gradi il paziente Covid a domicilio". Così in una nota il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

“Sono provvedimenti tampone - prosegue Zullo -, utili ma non risolutivi per combattere quella che il presidente Michele Emiliano ha definito una GUERRA contro il Covid. Quando si è in guerra non basta selezionare i ‘soldati’ che devono scendere in campo, vanno chiamati tutti. Per questo i tamponi rapidi antigenici devono poterli fare tutti-tutti gli operatori della sanità: biologi, farmacisti, medici, infermieri e tutti devono avere accesso alla piattaforma per poter registrare i negativi, ma soprattutto i positivi da isolare. Poi quei negativi vanno continuamente monitorati settimanalmente e se positivi isolati. Per fare questo non basta la forza messa in campo da Emiliano-Lopalco: serve un esercito di sanitari che faccia a tappeto lo screening dei pugliesi.

“Altrimenti la zona Gialla potrebbe diventare non Rossa… ma Nera per la Puglia!”, conclude Zullo.

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