Rally artico di Finlandia. Senza spettatori, ma con un pieno di emozioni speciali

ROBERTO BERLOCO - Il SARS-CoV-2 detta legge anche in casa WRC. Così, mancheranno ancora gli spettatori, naturalmente fuor dell’unico ammesso, come dire, per diritto di natura, cioè quello stesso ghiaccio innevato che, solo insieme al cielo, farà da suggestiva cornice ambientale.

E’ ciò che aspetta i piloti della massima serie rally per il “Rally artico di Finlandia”, con raduno fissato per il 26 di questo Febbraio, a Rovaniemi, in piena Lapponia. Per intenderci, ad una manciata di chilometri dalla linea del circolo polare artico e, già, proprio nella città che ospita la casa di Babbo Natale!

Dopo le quattordici fasi della prima tappa di quest’anno, come di tradizione tra pendii e altitudini intorno a Montecarlo, culminata con la vittoria di Sébastien Ogier e Julien Ingrassia su Toyota Yaris, le tredici squadre iscritte al campionato WRC si sfideranno, dunque, tra le temperature più rigide del pianeta, circondati da paesaggi incantevoli, con assicurati richiami a nordiche fiabe.

A partire dal 26 del mese in corso, saranno tre le giornate impegnate per quello che si presenta, insomma, come uno degli eventi più stimolanti del Mondiale, che raggruppa tutti e tre i livelli della regina delle competizioni su strada.

Il fondo scivoloso rappresenta tutt’altro che un’insidia, visto che tutte le vetture in classifica disporranno di penumatici chiodati, il che escluderà dapprincipio alibi dovuti al genere di suolo. Saranno, così, senz’altro osservate anche quelle tipiche caratteristiche che, tra le altre, permettono d’identificare nel rally un’eccitante via di mezzo tra una gara di regolarità e una crono.

A precedere l’arrivo dei teams a Rovaniemi, un ospite assolutamente d’eccezione, vale a dire quel secondo pilota Mercedes-AMG Petronas che risponde al nominativo di Valteri Bottas.

“E’ una buona cosa per la Finlandia” - ha dichiarato il campione finnico di Formula 1 - “e sono sicuro che tutti i ragazzi che verranno a pilotare da queste parti, adoreranno il posto. I momenti, qui, sono così irreali. Devi vederli e sentirli per riconoscere effettivamente quanto siano belli questi luoghi ".

Un entusiasmo, quello di Bottas, facilmente comprensibile anche per chi viva a latitudini molto più meridionali e calde, quando appena capiti di scorrere qualche immagine dei candidi panorami che si dipanano in questa singolare località, non di rado impregnati di luci graduate da speciali manifestazioni solari. E’ il caso dell’aurora boreale, che può ammirarsi in orari di buio e ricorrendo determinate condizioni atmosferiche, durante un arco temporale che va da Agosto sino ad Aprile.

Ma quella del contesto non è l’unica particolarità della seconda tappa della novella stagione. E’ proprio questa, infatti, la volta di Oliver Solberg, pilota scandinavo al suo battesimo del fuoco in giovanissima età, appena diciannove anni. Figlio di Petter Solberg, campione WRC nel 2003, affronterà la sua prima esperienza nella massima categoria del Mondiale a bordo di Hyundai i 20.

Malgrado la vittoria monegasca di Ogier, dopo il settimo titolo conquistato l’anno scorso, sembrerebbe lasciar presagire un pronostico a vantaggio del francese di Gap, rimane dunque attivo il principio della sorpresa, non solo perché il campionato è ancora alle sue battute iniziali.

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