Aumentano i casi di pedopornografia in Italia


ROMA - Preoccupa l'incremento del numero dei minori approcciati online da adulti. Nel 2021 è stato registrato oltre il 40% in più dei casi rispetto all'anno precedente. Il dato emerge da un report redatto da Save the Children in collaborazione con la Polizia Postale.

La fascia di età più colpita è quella preadolescenziale, con un’età compresa tra i 10 e i 13 anni, che nel 2021 ha fatto registrare 306 vittime di adescamento online, quasi il 60% di tutti i 531 minori approcciati sul web dai groomer, nonostante ai minori di 13 anni non sia consentito l’accesso ai social network.

I dati, viene spiegato, “rappresentano purtroppo solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, che fatica a venire alla luce”. I pedofili o groomer (adulti adescatori interessati a minori), che sfruttano la rete e i suoi servizi per cercare di entrare in contatto con bambini e bambine, ragazzi e ragazze sono stati 208, pari al 15% del numero complessivo degli indagati per lo scambio di materiale pedopornografico (1.421 adulti). Questa percentuale corrisponde ad adulti con una capacità criminale e un modus operandi complessi, basati su una conoscenza approfondita dei linguaggi, delle abitudini d’uso e delle fragilità proprie delle vittime, tale da poter consentire loro di entrare in contatto, condurre l’interazione diretta e governare i rapporti sul web con le bambine, i bambini e gli adolescenti.

L’accordo tra la Polizia di Stato e Save the Children – sancito dal Protocollo d’intesa per la tutela dei minori e la prevenzione degli abusi online, siglato il 5 febbraio 2021 – è volto a favorire l’accesso dei minori a un ambiente online più sicuro, a prevenire i rischi connessi a un utilizzo non consapevole della rete, tra cui il cyberbullismo, a contrastare gli abusi sessuali online, promuovendo attività di prevenzione, segnalazione ed emersione precoce di potenziali abusi. 

“La pandemia da Covid19 ha imposto a bambini e adulti un cambiamento repentino di molte abitudini. Milioni di utenti, anche piccolissimi, hanno dovuto ricorrere al web per proseguire molteplici attività quotidiane, dal lavoro allo studio, in sicurezza dal rischio epidemiologico. Gli effetti complessivi hanno investito anche il mondo della devianza online, incrementando la presenza di pedofili, pedopornografi e adescatori. Di conseguenza, un numero crescente di bambini, bambine e adolescenti sono stati approcciati sul web da soggetti adulti, interessati a intraprendere conversazioni sessuali, a ricevere da loro immagini private, a commettere abusi online sino ad arrivare a richiedere incontri sessuali off-line”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto