Firmato il 'Protocollo d’intesa per il Rafforzamento della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro nella provincia di Lecce'


LECCE - È stato sottoscritto questa mattina, nel Salone degli Specchi della Prefettura di Lecce, il “Protocollo d’Intesa per il Rafforzamento della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro nella provincia di Lecce”.

Il protocollo fa seguito alle intese intercorse in sede di Tavolo tematico sulla Sicurezza del Lavoro ed è stato siglato dalle firme del Prefetto Rosa Trio, dell’assessore al Lavoro della Regione Puglia, del Presidente della Provincia di Lecce, dei Direttori Generali di Asl, Inail e Inps, dei componenti datoriali e sindacali della provincia di Lecce.

Lo scopo del protocollo, è quello di istituire un Osservatorio permanente che monitori il mondo del lavoro sulle aree a rischio e ne riporti i dati con cadenza temporale prestabilita affinché si possa procedere verso un sistema di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Nello stesso tempo, anche attraverso il sostegno della Regione Puglia, rafforzare l’attività di formazione per gli operatori del settore.

“Non vi è - ha dichiarato l’assessore al Lavoro della Regione Puglia - una soluzione semplice ed immediata ad un problema così complesso che riguarda l’insieme delle istituzioni nelle sue diverse articolazioni, il mondo datoriale ed imprenditoriale e gli apparati sindacali. Ma esiste un metodo che vede collaborare insieme gli attori chiamati alla risoluzione di queste problematiche, occorre un rapporto strutturato tra politica, istituzioni, associazioni datoriali e forze sindacali per tutelare il lavoro e renderlo sicuro, consapevole e dignitoso. È questo il senso profondo del protocollo firmato oggi. Bisogna, inoltre, avere uno sguardo lungo, investire nella formazione delle nostre ragazzi e dei nostri ragazzi prima che si diventi lavoratori o lavoratrici. È necessario – continua l’assessore – formare alla sicurezza già dal periodo scolastico, far comprendere il significato e il valore della legalità e della sicurezza come forma di tutela in primis per loro stessi e per il loro futuro, con percorsi e moduli formativi concordati con prefetture, sindacati, USR, datori di lavoro e ragazzi.

Alla luce dei dati e degli incidenti degli ultimi giorni, questo protocollo è una risposta necessaria che deve avere un’anima e una continuità e un costante monitoraggio nel tempo, al fine di apportare tempestivamente gli opportuni correttivi.
Oggi è solo l’avvio di un processo virtuoso che deve adeguarsi alle diverse esigenze del mondo del lavoro, crescere e diventare sempre più efficace perché non accada mai più di dover piangere morti sul lavoro ma neanche lungo tragitti verso o di ritorno dal lavoro. È evidente - conclude l’assessore - che questi non possono essere considerati incidenti casuali ma che molto spesso e purtroppo sono legati alla stanchezza dopo turni frenetici. Bisogna dunque lavorare nella direzione della prevenzione e non del solo controllo”.

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