L'aggressore di Civitanova Marche resta in carcere


MACERATA - Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto dell'uomo accusato di aver ucciso Alika Ogorchukwu. Deve rispondere di omicidio volontario e rapina, ma é stata esclusa la matrice razziale. Attesa per i risultati dell'autopsia.

"Le scuse di Ferlazzo non bastano, ora serve solo giustizia e non vendetta. E' difficile riuscire a comprendere quello che è successo". E' questo il commento della famiglia di Alika Ogorchukwu - l'ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche - affidato all'avvocato Francesco Mantella.

"Se c'è un risvolto psichiatrico che si inserisce nelle cause dell'omicidio di Alika, serve riflettere: se Ferlazzo aveva un amministratore di sostegno, pare fosse la madre, perché questi non era vigilato? Bisognerà avviare una serie di verifiche". Così l'avvocato Mantella, legale della famiglia di Alika Ogorchukwu, l'ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo. 

"Abbiamo piena fiducia nell'operato della Procura di Macerata", aggiunge il legale.

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