Sanità, Zullo (FdI): "Le sfuriate di Palese ai presunti operatori sanitari dei pronto soccorso ‘imbucati’ sono di bassa lega e senza alcuna cognizione di causa"

BARI - “Ma Palese ci fa o ci è? Possibile che non si accorge che con le sue dichiarazioni continua a danneggiare l'immagine del sistema, l'onorabilità e la dignità di operatori sanitari che ogni giorno si dannano l'anima nel mantenere in piedi un carrozzone che Emiliano ha fondato su sprechi e clientele?". Così il senatore di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

“Se vuole sapere perché alcuni operatori, pur assunti per il Pronto Soccorso, sono stati utilizzati in altri servizi può chiedere gli atti dei trasferimenti o addirittura inviare ispezioni - prosegue Zullo -. Se solo facesse questo si renderebbe conto di possibili trasferimenti legittimi a causa di giudizi di idoneità con prescrizioni o limitazioni, oppure di trasferimenti disposti dai direttori di Dipartimenti o dai dirigenti infermieristici per indifferibili ragioni organizzative. Prendersela con i direttori medici dei Presidi, invocando addirittura l'intervento delle Procure, senza alcuna valutazione preliminare che gli compete è veramente disdicevole ed inaccettabile ed è ingiusto per medici specialisti che assumono quotidianamente immani responsabilità.

“Purtroppo Palese - spiega - non riesce a comprendere che la gestione di un sistema complesso come è quello sanitario non può essere esercitata con editti, sfuriate, accuse contro tutto il mondo, appelli al Governo o addirittura alle Procure. Tocca a chi è al vertice di un sistema e quindi a lui creare le condizioni per favorire un clima favorevole alla produttività, ad accrescere la motivazione e ad instaurare un'alleanza con i tanti operatori sanitari onesti e lavoratori.

“Vada nelle Aziende Sanitarie e tocchi con mano la demotivazione, la deprivazione, l'insicurezza delle condizioni di lavoro, l'abbandono e il contrasto al merito e alla professionalità che imperano nei contesti lavorativi. E il vertice del sistema è lui e se sa solo sparare nel mucchio e denigrare vuol dire che il primo problema è proprio lui”, conclude Zullo.

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