Massimo impegno per la sicurezza sul lavoro, responsabilità collettiva

(Pixabay)

ROMA – Massimo impegno nella prevenzione e nella promozione della cultura della sicurezza sul lavoro, tema trasversale che si intreccia a ogni aspetto del vivere e che chiama ad azioni di responsabilità tutte le parti a vario titolo coinvolte. Continua costante, intanto, l’azione del Governo e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per rafforzare le misure di controllo e di contrasto degli infortuni che, da ultimo, ha portato all’approvazione in Consiglio dei Ministri dello schema di decreto-legge con cui si prevede, tra le altre, il raddoppio del contingente ispettivo addetto ai controlli tecnici, la ripenalizzazione della somministrazione illecita di manodopera e l’inasprimento delle sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro oltre a norme sulla qualificazione delle imprese.

«I dati Inail che fotografano l’andamento mensile degli infortuni e delle malattie professionali devono essere letti nel quadro più ampio delle tendenze che caratterizzano il mercato del lavoro, a partire dai trend occupazionali», ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ricordando che in un solo anno l’aumento a ritmi record dell’occupazione nel 2023 ha portato al lavoro 456mila persone in più rispetto a quanto certificato dall’Istat al 31 dicembre 2022. La lettura dei dati, ha inoltre ricordato il Ministro, deve consolidarsi nell’andamento annuale per evitare gli effetti distorsivi legati ai tempi di trattazione delle pratiche o a picchi nelle denunce. Guardando alle serie storiche, le denunce di infortunio risultano in riduzione nel 2023, con un calo del 16% rispetto all’anno precedente.

«Teniamo alta l’attenzione mentre proseguiamo, senza risparmiarci, nelle attività utili per migliorare l’efficacia di norme e prassi», conclude.

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