Brindisi: Pisanu, atto di terrore


ROMA. "Di per sè l`atto è tipicamente terroristico, perchè è rivolto a produrre terrore indiscriminato e a diffondere paura. Ma gli elementi di cui disponiamo sono troppo pochi e, per di più, ci sono coincidenze, indizi fin troppo chiari che invece potrebbero risultare fuorvianti" Così   il presidente dell'Antimafia, Beppe Pisanu in un'intervista a Il Messaggero.

"La mia esperienza - spiega Pisanu - mi suggerisce di privilegiare la pista terroristica e di ipotizzare nell'ordine: o il gesto di un folle, o una iniziativa di destabilizzazione politica o, da ultimo, una ritorsione mafiosa nei confronti dello Stato".

"L'anomalia - aggiunge - è nell'obiettivo prescelto: una cosa senza precedenti nella storia del terrorismo e della criminalità organizzata in Italia. All'estero però sono numerosi gli episodi di assalti a scuole e comunità di giovani indifesi per mano di terroristi o folli omicidi".

"Non credo - dice ancora - che i cosiddetti nipotini di Totò Riina siano in grado di lanciare una temeraria sfida allo stato quale fun negli anni '92 e '93, la stagione devastante dei grandi delitti di Cosa Nostra".

"Gli apparati di sicurezza - conclude - stanno rispondendo nella maniera giusta con l'invio in loco di personale altamente specializzato e lo sviluppo a 360 gradi delle attività investigative. E` un lavoro che procede con riservatezza e spesso l`opinione pubblica non ne ha percezione. Ma c'è ed è accurato".

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