80 euro da maggio e taglio Irap. Renzi, "Smentiti i gufi"

Il Cdm ha varato il decreto con il taglio dell'Irpef. "Sono felice, non solo perchè smentiamo i gufi che più volte hanno auspicato che non ci fossero le coperture e più in generale che non iniziasse un percorso per rinnovare il rapporto con i cittadini", commenta a caldo il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa dopo il Cdm che ha dato il via libera al provvedimento. Niente slide questa volta, ma 10 tweet per illustrare a Palazzo Chigi il decreto sull'Irpef. "L'intervento di oggi e' un primo passo ma significativo, è l'ora ics", sostiene Renzi. (Foto: ANSA)

I "mitici" 80 euro in più in busta paga sono "una misura non una tantum, ma strutturale come è strutturale il processo del taglio della spesa", spiega poi il presidente del Consiglio che aggiunge: "Oggi stringiamo la cinghia a politici e ammistrazione e restituiamo a chi sta sotto i 26 mila euro". Vale a dire 10 milioni di cittadini in tutto. "Metteremo la voce degli incapienti e delle partite Iva" in un provvedimento "nelle prossime settimane, mesi", dice ancora Renzi che conferma il taglio dell'Irap alle aziende del 10% "attraverso misure strutturali".

Il contributo arriverà sotto forma di bonus: non vengono quindi toccate le aliquote Irpef, così come non c'è alcun intervento sui contributi. Le coperture necessarie ammontano a 6,9 miliardi, che salgono a 14 miliardi alla fine dell'anno prossimo. Nessun taglio alla Sanità ribadisce poi il capo del governo. Per compensare quel mancato gettito pagheranno dazio le banche, con l’aumento della tassa per la rivalutazione delle quote in Bankitalia. Per stringere la cinghia l'esecutivo taglia anche gli stipendi dei manager pubblici con il tetto fissato a 240 mila euro.  Nella spending review per coprire il taglio dell'Irpef ci sono anche risparmi per 150 milioni grazie alla "revisione" del programma di acquisto degli F35. Altri 150 milioni arriveranno dalla Rai. E ogni ministero potrà avere al massimo 5 auto blu.

Sul provvedimento varato dal governo fa il punto anche il ministro Padoan che spiega: "Con le nuove misure l'economia si rimetterà a crescere in un sentiero che sarà il più alto degli ultimi 20 anni", dice il titolare di via Venti Settembre.

Prima della riunione del governo, un tweet dopo l'altro da Matteo Renzi. "Non ci saranno tagli alla Sanità né agli stipendi degli insegnanti", la rassicurazione del premier. In precedenza il consueto cinguettio di buon mattino, "#oraics alle 16.30. Dopo il Consiglio dei ministri". Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin con un tweet aveva confermato: "Ufficiale, niente tagli alla #sanità".

Il premier si era "sbottonato" con il direttore della Stampa Mario Calabresi, che lo ha intervistato a Palazzo Chigi: "Diamo ottanta euro al mese a sei milioni e mezzo di persone. A due milioni e ottocentomila ne diamo tra i sessanta e gli ottanta" fa sapere. E le coperture? "Non ci saranno nuove tasse per dare il bonus. E sono abbastanza sorpreso, ci sono più bufale sui giornali su questa roba che bufale in campagna. Bufale a go go". "Questi denari non verranno da nuove tasse" chiarisce Renzi.

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