Germanwings: Lubitz era depresso, tenne nascosta malattia

Mai più meno di due persone nel cockpit di un aereo. Le compagnie aeree mondiali, tra cui la stessa Alitalia, Air Canada, EasyJet e Norvegian a fare da apripista, cambiano le regole in cabina di volo, il ponte di comando degli aerei in cui d'ora in poi non potrà rimanere più un solo pilota. Le urla del comandante dell'A320 della Germanwings che rimbalzano dal 'voice recorder' della scatola nera esortando il co-pilota, rimasto solo in cabina, ad aprire quella porta bloccata, sono risuonate oggi come un ultimo disperato grido di aiuto.

Una tragedia quella tedesca che di ora in ora assume contorni sempre più nitidi e raccapriccianti. Secondo il sito di monitoraggio voli Flightradar24, i dati del transponder mostrano che l'autopilota del Germanwings è stato riprogrammato da qualcuno in cabina di pilotaggio in modo da modificare l'altitudine dell'aereo da 38.000 a 100 piedi. "Tra le 9:30'52" e le 9:30'55" l'autopilota è stato modificato e 9 secondi dopo l'aereo ha iniziato a scendere, probabilmente con l'impostazione 'discesa aperta'.

E spuntano nuovi particolari choc sul copilota. Lubitz avrebbe sospeso il suo addestramento per ''una sindrome da burnout, una depressione'', almeno secondo quanto scrive il sito del quotidiano tedesco Faz citando la madre di un'amica d'infanzia, con cui cui il 28enne si sarebbe confidato in passato. La malattia nascosta di Lubitz sarebbe quindi improvvisamente riemersa dopo una banale crisi di coppia, provocando la strage.

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