Puglia: consiglieri M5s a Emiliano, “160 aspiranti assessori”

BARI - Oggi i consiglieri 5 Stelle hanno inviato all’indirizzo email del governatore un archivio digitale contenente più di 160 curricula da cittadini disponibili a candidarsi alla carica di assessore della regione Puglia pervenuti alla loro casella di posta. “Già da parecchie settimane per sbloccare l’impasse della spartizione di poltrone in cui si stava avvitando il governatore, gli abbiamo ricordato la sua promessa, comunicata agli elettori il 9 maggio a Barletta, di far scegliere al popolo gli assessori,  - esordiscono gli otto consiglieri pentastellati - poiché dopo settimane constatavamo una situazione di immobilismo, per far fronte alle eventuali difficoltà organizzative del neo governatore, gli abbiamo voluto dare una dimostrazione rapida ed operativa sulle azioni che avrebbe dovuto compiere iniziando noi al posto suo la raccolta, assolutamente aperta a tutti i cittadini pugliesi delle disponibilità alle candidature per gli assessori esterni. Invitiamo Emiliano a concludere quanto abbiamo già iniziato al posto suo, raccogliendo altri curriculum e facendo scegliere al popolo pugliese gli altri due assessori esterni”.

Nel frattempo Emiliano ha già annunciato che farà scegliere i cinque assessori interni al popolo delle sagre dopo una preselezione però da lui effettuata a monte sui 29 consiglieri di maggioranza. I candidati alla carica tra cui votare sono rimasti pertanto solo in 10. Scrematura che i 5 stelle non sembrano aver apprezzato troppo: “Nonostante il tentativo di emulazione del metodo di lavoro partecipato del M5S, Emiliano non riesce davvero a scrollarsi di dosso quella mancanza di fiducia, tipica dei vecchi partiti, nei confronti delle scelte dei cittadini. Qui non si stanno scegliendo dei dirigenti per una organizzazione interna al suo partito ma gli assessori di tutti i pugliesi. E anche se volesse, come alla fine farà, far scegliere solo ad una minoranza ristretta del suo elettorato le assegnazioni di quelle cariche, ci chiediamo perché non abbia lasciato la libertà ai cittadini di scegliere tra quelli che non erano migliaia (il che avrebbe giustificato l’esigenza di proporre solo una rosa di nomi selezionati) ma solo 29 nomi dei consiglieri di maggioranza anziché dover imporre già lui a monte i suoi 10 nomi. Evidentemente non riesce a fidarsi completamente della capacità di scelta neanche di quei cittadini che gli sono stati vicini e lo hanno sostenuto attivamente. La democrazia diretta è una cosa seria”.

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