I fratellini caduti mentre fuggivano dal padre

Si ricomincia dal supertestimone che portò all'arresto di Filippo Pappalardi. Come se questi venti mesi non fossero mai trascorsi [...]



[...] anche se la procura di Bari continua a ritenere assolutamente valida la tesi accusatoria nei confronti del padre di Ciccio e Tore, i ragazzini di Gravina di Puglia (Bari) scomparsi dal pomeriggio del 5 giugno 2006, i cui resti sono stati scoperti lunedì scorso in fondo alla cisterna di un grande edificio antico abbandonato nel centro storico della città pugliese.Per la procura, Ciccio e Tore potrebbero essere sì caduti nella cisterna accidentalmente, ma mentre tentavano di sfuggire al padre. Nei prossimi giorni, il sostituto procuratore Antonino Lupo e il procuratore capo, Emilio Marzano, ascolteranno nuovamente il ragazzo, oggi quattordicenne, che con la sua testimonianza indirizzò le indagini su Filippo Pappalardi. Il compagno di giochi di Ciccio e Tore raccontò di aver visto i due fratelli, che all'epoca della scomparsa avevano 13 e 11 anni, salire sull'auto del padre verso le 21.30 della sera del 5 giugno 2006. Così, il 27 novembre del 2007, l'uomo è finito in carcere con le accuse di omicidio, occultamento di cadavere e depistaggio delle indagini. All'epoca dell' interrogatorio, però, non ci fu incidente probatorio per «congelare» le dichiarazioni del ragazzino, cosa che potrebbe avvenire nei prossimi giorni, con il contraddittorio tra le parti, su richiesta della procura. Per quanto riguarda, invece, le responsabilità di Filippo Pappalardi, c'è da capire se il papà abbia lanciato i figli (ma in questo caso ci si chiede perché nessuno dei due abbia cercato di scrivere il nome dell'assassino sul tufo delle pareti della cisterna), se li ha visti cadere nel pozzo e sia andato via o, ancora, se un figlio sia caduto e l'altro sia stato scaraventato. Ma l'ipotesi alla quale gli investigatori danno maggior credito è quella colposa. I due ragazzini potrebbero essere stati fatti salire dal loro papà (che era arrabbiato e voleva punirli) sulla sua auto, ma potrebbero essere fuggiti dall'autovettura per rifugiarsi nella vecchia casa abbandonata dove erano soliti giocare. Mentre si nascondevano, sarebbero precipitati accidentalmente nella cisterna. Prosegue, intanto, l'esame sui due corpi. Secondo i medici legali, Ciccio aveva gravi fratture che potrebbero averne causato una morte rapida per dissanguamento, mentre Tore aveva solo una lieve frattura a un piede e potrebbe essere morto di fame e freddo. Ieri, con l'ausilio del luminol, si è cercato di individuare il punto di caduta e gli spostamenti fatti dai due ragazzini nella cisterna che è poi diventata la loro tomba.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto