MORO: IL RICORDO DI BARI, UNA LAPIDE AL PALAZZO DI CITTA’

In occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, anche Bari ha ricordato Aldo Moro a trent’anni dalla sua uccisione, assieme agli uomini della scorta che persero la vita al suo fianco: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino.

Dopo aver deposto una corona di alloro dinanzi al monumento dedicato allo statista che a Bari studio’ ed insegno’, il sindaco Michele Emiliano ha scoperto la lapide a palazzo di citta’, alla presenza delle autorita’, dei parenti delle vittime e degli amici di Aldo Moro.Al termine della cerimonia il sindaco ha detto che “Aldo Moro costituisce, per questa nostra citta’ e per l’intero paese, l’esempio di una politica che guarda al bene comune e al servizio della comunita’. E’ stato ed e’, per noi, maestro di rettitudine, di probita’, di onesta’ intellettuale”.

“Da studioso, da docente universitario, da legislatore, da uomo di stato, Aldo Moro ha coltivato sempre, nella sua vita, i valori della giustizia sociale, della democrazia e dello stato di diritto - ha aggiunto Emiliano -; raffinato conoscitore di umanita’, e’ stato intimamente, profondamente cattolico e capace d’interpretare come nessun altro della sua epoca i fermenti della societa’ in cui viveva, le istanze e le aspirazioni delle giovani generazioni. Questa citta’, con la quale Moro ha sempre mantenuto un rapporto privilegiato attraverso i tanti anni di studio e di docenza alla facolta’ di giurisprudenza e la formazione di generazioni di studenti baresi che hanno conosciuto e amato la sua dottrina, gli deve molto - ha concluso il sindaco - l’intero paese deve a Moro l’aver immolato la sua vita al servizio della verita’, della democrazia”.

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