Trani, il sindaco dice sì al cementificio: insorge Legambiente

di Attilio Carbonara
A pochi giorni dalla decisione del consiglio comunale di Trani, di approvare una variante urbanistica sul suolo ove sorgerà un impianto per la produzione del cemento, insorge Legambiente. In un comunicato, gli ambientalisti pugliesi hanno sottolineato gli enormi rischi per l’ambiente e per la salute, a cui andrebbe incontro la cittadinanza tranese e non solo, qualora venisse costruito un cementificio.In un momento storico nel quale la ricerca scientifica si affanna nel tentativo di prevenire e di trovare una cura al cancro ed alle gravi problematiche epidemiologiche, Trani resta indietro. Anzi, il sindaco Tarantini ed il suo consiglio comunale non sembrano interessati a considerare i gravi rischi che comporta la creazione di un cementificio, prediligendo l’aspetto economico del progetto.
“Ancora una volta – recita il comunicato di Legambiente - Trani dimostra di essere in controtendenza sulle tematiche ecologiste. Nella nostra città le innovazioni ecosostenibili si attuano sempre con largo ritardo: prima bisogna inquinare ed aggravare pesantemente la qualità dell’aria che respiriamo e, successivamente, generalmente con un ritardo di venti-trenta anni, si interviene per correre ai ripari”.
E’ risaputo che i cementifici emettono ogni anno tonnellate di sostanze nocive, quali micro polveri, solfuri, ossidi, nitrati e IPA. E’ noto, altresì, che la combustione di 27000 tonnellate all’anno di rifiuti plastici, produce un massiccio incremento di patologie tumorali nelle aree circostanti all’impianto. Ne sanno qualcosa i cittadini di Barletta che hanno proposto la riduzione e delocalizzazione della cementeria ad oggi in funzione nella città della disfida.
“Concludiamo - si legge ancora nel comunicato di Legambiente Trani - sottolineando che è stata scritta una pagina nera della storia di Trani il cui prezzo economico e sanitario ricadrà su tutta la comunità locale e che quasi sicuramente inciderà negativamente anche sulle future generazioni”.

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