Sarah, Misseri dice tutta la veritĂ su Cosima?
TARANTO. I militari dell’Arma dei carabinieri e della Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Taranto sono impegnati in queste ore, ad Avetrana, in nuove perquisizioni e interrogatori. Si cercano riscontri sul ruolo nella morte di Sarah Scazzi di Cosima, la moglie di Michele Misseri, che sin dall'inizio è stata indicata dall'uomo fuori dal luogo del delitto. Michele Misseri, nel corso degli interrogatori e nel corso dell’incidente probatorio, riferisce che Cosima dormiva all’ora del delitto, ma soprattutto che lei la mattina era andata a lavorare e che della morta di Sarah era all’oscuro di tutto.
I militari dell’Arma si sono recati presso l’istituto bancario, per acquisire le copie dell’assegni, e dalle persone a cui questi assegni sono stati girati. Il tutto per verificare se sia stata la stessa Cosima ad effettuare il versamento e quindi a non essere andata a lavorare, come sospettano gli inquirenti, oppure, come sostengono Cosima e Michele, se la donna sia davvero andata a lavoro.
RIESAME: FORSE REATI A CARICO DEI MEDICI LEGALI - I giudici del tribunale del riesame di Taranto, tra le loro motivazioni hanno rilevato che si potrebbero configurare reati a carico dei consulenti tecnici medico legali.
Infatti, la difesa di Sabrina Misseri si era lamentata di come il professor Luigi Strada, medico legale incaricato dalla Procura di eseguire i rilievi autoptici sul cadavere di Sarah Scazzi, si era posto nei confronti del consulente tecnico nominato dalla difesa di Sabrina Misseri, il professor Enrico Risso.
Infatti, il primo non metteva a disposizione del secondo, sebbene questi fosse autorizzato, i reperti ed il materiale in suo possesso, rinviando gli appuntamenti, fino a quando "a seguito delle forti pressioni subite dalla Procura", Strada consegnava la perizia, senza che Risso poteva prendere visione e ricevere informazioni inerenti le principali lesivitĂ rinvenute a carico della vittima.
Per questi motivi il tribunale del riesame, afferma che: è di tutta evidenza la necessità che tali affermazioni trovino adeguato approfondimento nella sede competente essendo plausibile ipotizzare due tipi di reato: uno a carico di Luigi Strada, ovvero quello previsto dall'art. 380 del codice penale (Patrocinio o consulenza infedele) e dell'art. 323 (Abuso di ufficio), oppure, viceversa, bisogna, secondo i giudici, procedere contro il professor Enrico Risso per il reato di calunnia nei confronti del professor Luigi Strada.
I militari dell’Arma si sono recati presso l’istituto bancario, per acquisire le copie dell’assegni, e dalle persone a cui questi assegni sono stati girati. Il tutto per verificare se sia stata la stessa Cosima ad effettuare il versamento e quindi a non essere andata a lavorare, come sospettano gli inquirenti, oppure, come sostengono Cosima e Michele, se la donna sia davvero andata a lavoro.
RIESAME: FORSE REATI A CARICO DEI MEDICI LEGALI - I giudici del tribunale del riesame di Taranto, tra le loro motivazioni hanno rilevato che si potrebbero configurare reati a carico dei consulenti tecnici medico legali.
Infatti, la difesa di Sabrina Misseri si era lamentata di come il professor Luigi Strada, medico legale incaricato dalla Procura di eseguire i rilievi autoptici sul cadavere di Sarah Scazzi, si era posto nei confronti del consulente tecnico nominato dalla difesa di Sabrina Misseri, il professor Enrico Risso.
Infatti, il primo non metteva a disposizione del secondo, sebbene questi fosse autorizzato, i reperti ed il materiale in suo possesso, rinviando gli appuntamenti, fino a quando "a seguito delle forti pressioni subite dalla Procura", Strada consegnava la perizia, senza che Risso poteva prendere visione e ricevere informazioni inerenti le principali lesivitĂ rinvenute a carico della vittima.
Per questi motivi il tribunale del riesame, afferma che: è di tutta evidenza la necessità che tali affermazioni trovino adeguato approfondimento nella sede competente essendo plausibile ipotizzare due tipi di reato: uno a carico di Luigi Strada, ovvero quello previsto dall'art. 380 del codice penale (Patrocinio o consulenza infedele) e dell'art. 323 (Abuso di ufficio), oppure, viceversa, bisogna, secondo i giudici, procedere contro il professor Enrico Risso per il reato di calunnia nei confronti del professor Luigi Strada.
