Rubygate: sms 'hot' Sara Tommasi, Berlusconi verso dl intercettazioni

di Roberta Calò
"A seguito dell'esame degli atti ricevuti dalla Camera dei Deputati e da quelli depositati dalla difesa, si espongono le ragioni per le quali questo ufficio ritiene che in ordine alla concussione non sussiste ipotesi di reato ministeriale". Questo il verdetto dei pm che perseguono l'iter del rito immediato per il Premier. Secca la replica di Berlusconi: "Mi domando chi pagherà per questo schifo e questa vergogna, alla fine pagherà lo Stato. Ma la responsabilità dei giudici ci deve essere e noi la faremo. Sono dei processi farsa, accuse infondatissime. Queste pratiche violano la legge, vanno contro il Parlamento, la procura di Milano non ha competenza territoriale né funzionale. La concussione non c'è, è risibile, non esiste. Sono cose pretestuose, a me spiace che queste cose abbiano offeso la dignità del Paese e portato fango all'Italia. Su questa vicenda farò una causa allo Stato"; nei prossimi giorni la maggioranza potrebbe anche decidere di portare ai voti in Parlamento per dare una veste istituzionale alla controffensiva berlusconiana. "La procura di Milano - si legge nel documento finale approvato dall’ufficio di presidenza - appare una sorta di avanguardia politica rivoluzionaria. I magistrati calibrano la tempistica delle iniziative in base al potenziale mediatico o alla dirompenza istituzionale". E per questo si è deciso di "avviare tutte le iniziative politiche per difendere il diritto di tutti i cittadini a una giustizia giusta e di intraprendere tutte le opportune iniziative parlamentari per scongiurare un nuovo 1994". E tra queste non c’è solo la ricalendarizzazione alla Camera del cosiddetto processo breve ma anche l’idea di mettere mano alla materia delle intercettazioni per decreto. Bossi lo supporta, almeno in parte: "Hanno esagerato, vogliono lo scontro tra istituzioni. Tra giudici e Parlamento è guerra totale. Anche Berlusconi - poi però conclude - se è lì è perchè ha delle colpe. Certe cose le ha fatte lui, mica io...".
Secondo gli ultimi sviluppi sarebbe coinvolta nello "squallido giro" anche la figlia di Berlusconi, Marina. A chiamarla in causa è Sara Tommasi, la showgirl laureata alla Bocconi e già nota alla tv per la sua presenza all'Isola dei Famosi, che avrebbe inoltrato messaggini al Premier sia personali ("Spero che crepi") sia calcistici (sul milanista Ronaldinho, sua ex fiamma e ceduto da Berlusconi a gennaio al Flamengo). In un'intervista del dieci febbraio col giornale Novella 2000, la giovane si lascia andare a esclamazioni sconcertanti: "Il mio problema è un impulso insopprimibile a fare sesso. Ma non sono una prostituta. E' che mi sciolgono la droga nei bicchieri...", "Certo, se un ministro mi offrisse 15mila euro..", "La Minetti pensa solo ai soldi ed è malata di shopping". Se la ragazza si abbandona all'ironia, meno divertenti sono i capi d'imputazione a suo carico che la vedrebbero coinvolta in giri di prostituzione e soldi falsi. E come ultima colpa di cui si è macchiata, ci sarebbe quella di essere stata un'altra ospite del Presidente del Consiglio. Quando il 15 Gennaio diventa pubblica la notizia dell'avviso a comparire di Berlusconi, la Tommasi spedisce in cinque ore nove sms di insulti al Premier. In realtà lo scambio storico di messaggini tra i due non è mai stato molto pacifico; si passava dal "Amore ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero tu kapisca questa volta" al "Silvio vergognati! Mi hai fatta ammalare... paga i conti dello psicologo", "Amore perdonami ho visto solo ora la tua chiamata... Se posso fare qualcosa... Bacio grande", "Mi sei mancato tanto. Spero tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora sai? Lady X", "Ci vuole una buona reputazione per governare!!! Anche tu fai festini, Dinho deve tornare".
La figlia del Berlusconi, comunque, non è rimasta inerme dinanzi alle accuse ricevute: "Non è un caso che anche stavolta il rilievo di gran lunga maggiore a queste farneticazioni sia stato dato dai soliti ben precisi giornali. Quelli che quando ogni giorno sproloquiano sulla macchina del fango in realtà stanno parlando solo di se stessi e del loro comportamento. Non conosco quella signorina. Scopro, dalla lettura dei giornali, che una signorina – ovvero Sara Tommasi – che non ho mai conosciuto, in un messaggino inviato ad una persona che non ho mai conosciuto, sostiene che farei parte di un non meglio precisato ‘giro squallido’. La battaglia politica – conclude Marina Berlusconi – ha ceduto il passo alla devastante inquisizione di certe procure e di certi loro bollettini".