Bari, molesta bimba di 6 anni: arrestato 58enne
BARI. Un uomo di 58 anni e' stato arrestato dai carabinieri, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip di Bari, con l'accusa di violenza sessuale. Secondo quanto accertato dai militari, lo scorso luglio il 58enne, ospite di una casa di riposo in provincia di Bari, molesto' la bambina, nipote di un'anziana, anche lei ospite della struttura, che era andata a trovarla. All'uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari in considerazione del suo stato di salute.
L'INGANNO - L'uomo ha carpito la fiducia della nonna, ospite come lui della casa di cura e di riposo di Casamassima, fino a convincerla a farsi consegnare la nipotina di soli sei anni per farle fare un'innocente passeggiata. La bimba ha accettato ma poco dopo la passeggiata si e' trasformata in incubo. La vicenda e' accaduta a luglio in una struttura di assistenza per anziani. Quel pomeriggio, come spesso accadeva, la madre della piccola era andata a trovare l'anziana madre insieme alla bimba. Durante l'incontro, si e' allontanata per pochi minuti.
E' stato allora che il 58enne si e' avvicinato alla nonna e si e' offerto di far fare un giro della clinica alla piccola, allettandola con l'acquisto di un piccolo regalo. L'anziana conosceva l'uomo come ospite della struttura e quindi si e' fidata. L'assenza prolungata ha, pero', messo in allarme la mamma che ha cercato la sua piccola per tutta la struttura fino a quando l'uomo e' ricomparso, sempre tenendo per mano la bambina visibilmente scossa.
LA VIOLENZA - La bimba ha descritto analiticamente le attenzioni morbose dell'uomo perpetrate in una stanza vuota della struttura.
Gli approfondimenti tecnici eseguiti in sede di incidente probatorio sollecitato dalla Procura (esame di esperto psicologo ed esame del Dna sulle mutandine della bimba) sono serviti ad attribuire senza ombra di dubbio le responsabilita' al 58enne: in particolare, sull'indumento intimo sono state rilevate tracce biologiche dell'uomo.
AI DOMICILIARI - Una prova, che insieme alle altre risultanze investigative acquisite (prove dichiarative ed esami clinici disposti qualche ora dopo l'arresto), hanno convinto il Gip del Tribunale di Bari ad accogliere la richiesta di arresto formulata dalla Procura di Bari che fin dal primo momento aveva creduto al racconto della piccola e dei suoi genitori. Il Gip ha, infine, deciso di non concedere all'uomo gli arresti in carcere, cosi' come richiesto dalla Procura, ma i domiciliari presso la stessa struttura assistenziale che lo ospita in ragione delle serie condizioni fisiche da cui e' risultato affetto.
L'INGANNO - L'uomo ha carpito la fiducia della nonna, ospite come lui della casa di cura e di riposo di Casamassima, fino a convincerla a farsi consegnare la nipotina di soli sei anni per farle fare un'innocente passeggiata. La bimba ha accettato ma poco dopo la passeggiata si e' trasformata in incubo. La vicenda e' accaduta a luglio in una struttura di assistenza per anziani. Quel pomeriggio, come spesso accadeva, la madre della piccola era andata a trovare l'anziana madre insieme alla bimba. Durante l'incontro, si e' allontanata per pochi minuti.
E' stato allora che il 58enne si e' avvicinato alla nonna e si e' offerto di far fare un giro della clinica alla piccola, allettandola con l'acquisto di un piccolo regalo. L'anziana conosceva l'uomo come ospite della struttura e quindi si e' fidata. L'assenza prolungata ha, pero', messo in allarme la mamma che ha cercato la sua piccola per tutta la struttura fino a quando l'uomo e' ricomparso, sempre tenendo per mano la bambina visibilmente scossa.
LA VIOLENZA - La bimba ha descritto analiticamente le attenzioni morbose dell'uomo perpetrate in una stanza vuota della struttura.
Gli approfondimenti tecnici eseguiti in sede di incidente probatorio sollecitato dalla Procura (esame di esperto psicologo ed esame del Dna sulle mutandine della bimba) sono serviti ad attribuire senza ombra di dubbio le responsabilita' al 58enne: in particolare, sull'indumento intimo sono state rilevate tracce biologiche dell'uomo.
AI DOMICILIARI - Una prova, che insieme alle altre risultanze investigative acquisite (prove dichiarative ed esami clinici disposti qualche ora dopo l'arresto), hanno convinto il Gip del Tribunale di Bari ad accogliere la richiesta di arresto formulata dalla Procura di Bari che fin dal primo momento aveva creduto al racconto della piccola e dei suoi genitori. Il Gip ha, infine, deciso di non concedere all'uomo gli arresti in carcere, cosi' come richiesto dalla Procura, ma i domiciliari presso la stessa struttura assistenziale che lo ospita in ragione delle serie condizioni fisiche da cui e' risultato affetto.
