Crisi del Pdl: alle urne dimezzati i voti di Berlusconi

ROMA. Il voto amministrativo e, in particolare, il terremoto di Milano, scuotono la maggioranza e aprono una fase delicatissima all'interno degli equilibri del governo. L'opposizione esulta e considera il risultato di Giuliano Pisapia 'l'inizio della fine del berlusconismo'.
Attesa per le decisioni del Terzo Polo che domani, dopo un incontro con i candidati che hanno corso al primo turno, decidera' come comportarsi ai ballottaggi.
Sullo sfondo, lo spettro della 'verifica' richiesta dal Capo dello Stato subito dopo la nuova tornata di nomine dei sottosegretari con cui il premier ha 'premiato' i Responsabili.
Al momento non e' fissata alcuna capigruppo alla Camera che possa decidere su un dibattito di questa natura. Ed e' possibile che tutto venga rinviato a dopo i ballottaggi. Silvio Berlusconi, che ha piu' che dimezzato le sue preferenze al Comune di Milano, e' rientrato nella Capitale, con in agenda una serie di appuntamenti internazionali. Ma e' il 'nodo' governo e, in particolare, il rapporto con il Carroccio ad essere al primo punto delle preoccupazioni del premier.
Nel primo pomeriggio a via dell'Umilta' sara' una conferenza stampa dei vertici Pdl a dare l'analisi del voto. "L'alleanza tra Pdl e Lega mi sembra forte e sara' riconfermata ufficialmente da Berlusconi e Bossi nelle prossime ore", dice intanto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Ma da via Bellerio filtrano versioni differenti, che registrano un malumore crescente del Senatur nei confronti della strategia berlusconiana di fare del voto amministrativo un referendum pro o contro la persona del premier.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto