Sanità: Surico (Fli), in Puglia situazione inaccettabile per i servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza

BARI. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in Puglia è allarme rosso. A denunciarlo con forza - insieme ad oltre duecento famiglie con minori che soffrono di questo tipo di patologie e che hanno firmato una lunga lettera di denuncia e di proposta sulla intollerabile situazione in cui versa il settore - è il consigliere regionale e vice-coordinatore pugliese di Futuro e Libertà, Giammarco Surico che, in una nota, stigmatizza come "oltre ai livelli minimi di assistenza sanitaria, in questa Puglia cosiddetta migliore stanno venendo meno il senso di responsabilità e lo spirito di servizio che deve sempre accompagnare chi fa l’amministratore pubblico. Ma a questo governo e alla maggioranza che lo sostiene sembra interessare solo il toto nomine dei manager Asl, mentre il sistema sanitario è in preda ad una disarticolazione senza precedenti. Uno sfascio che si cerca di scaricare unicamente sulle responsabilità dei direttori generali, la cui sostituzione, sbandierata come l’inizio di un nuovo corso, ma attuata in realtà, sempre secondo una logica spartitoria, viene indicata come la panacea di tutti i mali della sanità pugliese”.
"I servizi territoriali riferiti al settore della psichiatria minorile lamentano grave carenza di personale e di attrezzature”, spiega Surico, che per Fli è responsabile nazionale delle politiche per la salute, “mancanza di figure professionali idonee, lunghe e vergognose file di attesa, incremento esponenziale di visite e prestazioni, anche relative a disturbi di particolare complessità, come le sindromi autistiche e di iperattività, i disturbi specifici dell’apprendimento, come la dislessia, recentemente oggetto di uno specifico provvedimento legislativo (L. n. 170 del 2010), che vincola le Asl ad effettuare gli accertamenti per evidenziare in tempo utile questa patologia estremamente diffusa. Una patologia che riguarda il 4% della popolazione minorile con la conseguenza che, nel solo territorio metropolitano di Bari, nella Asl più grande d’Italia, vi è la necessità di valutare circa 7mila minori nell’arco di un periodo brevissimo. A fronte di una sola Unità Operativa Complessa, perché le altre due previste nel PAL sono state trasformate in Unità semplici dipartimentali”.
“Altrettanto drammatica e di forte impatto sociale”, continua il consigliere di Fli, “è la rilevanza di disturbi psicopatologici nei minori provenienti da nuclei familiari problematici o rientranti nell’area penale, anche a causa del dilagante abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti tra i giovanissimi, accanto all’aumento di patologie psichiatriche in adolescenza che colpirebbero circa il 10/12% della popolazione in quella fascia di età. Per non parlare della difficoltà da parte dell’utenza a raggiungere le sedi dei servizi sia per il numero esiguo che per la dislocazione”.
“Che fine hanno fatto le tre Unità Operative complesse della Asl barese?”, si chiede e chiede Surico al governo Vendola e all'assessore Fiore, dei quali denuncia " la colpevole latitanza che lascia nel caos più totale le stesse Asl e costringe gli stessi direttori generali a spericolati slalom gestionali e scelte drammatiche. Emblematiche le dimissioni di Pansini. Ci uniamo”, conclude il responsabile per le politiche della salute di Fli, “alle famiglie che stanno vivendo questo intollerabile calvario per chiedere l’intervento non solo dei vertici regionali, ma anche della Conferenza dei Sindaci, degli assessori competenti, dei dirigenti delle Asl, perché si affrontino e risolvano le problematiche esposte che, se irrisolte, non solo significherebbero una grave lesione dei diritti sanciti dalla Costituzione, ma contribuirebbero anche al dissesto economico e sociale del sistema. Bisogna intervenire sugli sprechi, non su ciò che è essenziale”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto