Crisi: premier oggi in aula

ROMA. (GUARDA IL VIDEO) Premessa: il governo e' solido, la maggioranza tiene e il sistema bancario regge bene. Svolgimento: la crisi internazionale coinvolge inevitabilmente tutti, come dimostra il fatto che di tonfo in Borsa non si parla solo a Milano. Certo, la crescita esponenziale dello spread tra i Btp e i bund tedeschi preoccupa, ma non allarma, tanto che dall'Unione europea arrivano segnali di sostegno e non di disastro annunciato: ''La questione di un programma di aiuti o salvataggio'', per l'Italia, ''non e' assolutamente sul tavolo'', sottolineano da Bruxelles. Conclusione: l'unica risposta possibile da dare agli speculatori che puntano a fare scacco matto ai nostri danni e' quella della stabilita' politica. Non e' tempo di fare regali. Una considerazione che dovrebbe tenere bene a mente anche l'opposizione, che s'affanna invece a ricercare pericolose soluzioni alternative all'attuale esecutivo, con un cambio della guardia a Palazzo Chigi o la nascita di un governo tecnico poco importa.

Si dovrebbe sviluppare attraverso questi tre passaggi chiave l'informativa che oggi pomeriggio Silvio Berlusconi terra' prima nell'Aula di Montecitorio e poi in quella di Palazzo Madama (a mercati ancora aperti). Cosi', al di la' dell'allarmismo da evitare a tutti i costi, per non agevolare gli avvoltoi della finanzia che puntano alle casse dello Stato italiano, il premier provera' a esorcizzare il rischio default.

Tanto per cominciare, Berlusconi, secondo le ultime indiscrezioni, puntera' sulla serieta' dell'azione dell'esecutivo, elencando ancora una vota i principali provvedimenti economici gia' varati dal governo, quelli che hanno permesso di tenere i conti pubblici in ordine. Ma sara' un intervento rivolto inevitabilmente pure al futuro e che guardera' alla crescita, come auspicato vivamente dal Capo dello Stato, e al mondo del lavoro, come chiesto dalla parti sociali, assicura chi ha preso parte ieri sera al vertice di maggioranza tra Pdl e Lega Nord (la cui delegazione era composta da Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Federico Bricolo) tenutosi a palazzo Grazioli. Vertice in cui Giulio Tremonti, che stamattina avra' un colloquio a Lussemburgo con il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, per parlare della crisi economica e delle tensioni sui mercati, avrebbe supportato Berlusconi - riferiscono alcuni presenti - nel limare con cura ogni piccolo passaggio dell'intervento.

Intervento in cui verra' citato con molta probabilita' lo sblocco dei 7,5 miliardi per investimenti di opere pubbliche da parte del Cipe, in programma stamattina prima del Consiglio dei ministri, e in cui dovrebbe comparire il capitolo sull'ammodernamento del mercato del lavoro, cambiando alcune regole, attraverso il confronto con quelle parti sociali che domani mattina varcheranno il portone di Palazzo Chigi per discutere con il governo le misure possibili da adottare. Tra queste, si ipotizza la riforma dello Statuto dei lavoratori, su cui gia' circola una bozza.