Congo: rivolta nelle piazze per contestare i brogli elettorali

dal corrispondente Christian Mavindi. Nessun popolo, nessun paese può accettare le condizioni delle elezioni in Congo. Avete visto tutti cosa sta accadendo nel nostro stato. Purtroppo, però, non è l'unico paese africano a vivere in una tale situazione. I vescovi cattolici delle 47 diocesi si sono incontrati per annunciare la loro posizione.
Nella settimane passate, il vescovo Lorenzo Monsegwo ha dichiarato apertamente: ''Le elezioni non sono veridiche e sono lontano delle voce della popolazioni''.

Dopo la pubblicazione delle risultati, c'erano scontri nelle strade della città (Kinshasa, ndr), poichè la popolazione invocava insistentemente alla commissione elettorale ed alla comunità internazionale più chiarezza delle elezioni. Oggi, la tensione rimane alta tra le forze politiche.

I protagonisti della pace combattono ancora per evitare i brogli. "Vogliamo la pace!": è lo slogan della popolazione congolese che vuole senza nulla alcun dubbio una pace fondata su dei risultati elettorali veri.

Uno stato di diritto è il sogno di tutti e noi chiamamo la comunità internazionale ad avere occhi sulla democrazia di questo giovane paese che ha conosciuto una lunga guerra.

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