Trenitalia: Introna, sono con Minervini. La Puglia faccia da sola

BARI. “Minervini e la Giunta Vendola provvedano a definanziare il contributo regionale per l’inadempienza di Trenitalia e attivino subito le procedure d’acquisto di treni moderni e carrozze confortevoli, al servizio dei passeggeri e dei pendolari pugliesi”. È la risposta del presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, al Gruppo Ferrovie, che disattende gli accordi di programma del 2006 e 2008.
“I patti si mantengono, ma questa regola sembra non valere per Trenitalia, che non ha dato esecuzione all’intesa con la Puglia ed ora una decina di treni moderni viaggeranno verso altre stazioni, probabilmente del Nord”. Introna si dice “rammaricato dalla scelta, ma a questo punto non sorpreso”. Non meraviglia il dirottamento di gran parte dei 60 milioni di euro che Trenitalia si era impegnata a mettere a disposizione delle tratte regionali pugliesi. Questa scelta si aggiunge agli orari disastrati, allo scalo obbligato a Bologna, ai treni a lunga percorrenza cancellati, alla retrocessione in Serie B della linea Adriatica verso l’estremo Sud della penisola”.
“Trenitalia non onora gli impegni anche quando la Puglia cofinanzia con risorse proprie l’ammodernamento del servizio ferroviario e l’acquisto di nuovo materiale rotabile. Quella di Moretti è una condotta incomprensibile – insiste il presidente del Consiglio regionale – e altamente lesiva della dignità dei pugliesi e dei diritti costituzionalmente riconosciuti ad una mobilità efficiente”.
Introna si schiera dalla parte dell’assessore ai trasporti: “sostegno pieno all’azione di Minervini, con la messa in mora dell’azienda ferroviaria. Se non saranno date ampie garanzie e soprattutto scadenze certe, la Puglia dovrà prendere atto e fare da sé, disimpegnando la propria quota, pari a 16 milioni di euro”.
Il presidente si rivolge anche al livello nazionale: “nei giorni della semplificazione, ritengo che per consolidare il consenso il Governo Monti debba dare un segnale forte, di vicinanza alle esigenze cittadini”. Un intervento doveroso, secondo Introna, perché “richiamare fondi e materiali lontano dal Mezzogiorno, rischia di realizzare una secessione di fatto, tagliando in due il Paese. In questa vicenda Moretti, Trenitalia e il ministro Passera hanno l’obbligo morale di farci conoscere perchè, per chi e per quali territori vengono stornati finanziamenti che impegni ufficiali avevano assegnato alla Puglia”.
“In mancanza di risposte – conclude il presidente Introna - ritiriamo i 16 milioni di risorse pugliesi e mettiamoli direttamente a disposizione dei pendolari. Serviranno a migliorare un servizio insufficiente sotto ogni aspetto, come ci viene segnalato ogni giorno dai nostri concittadini”.

1 Commenti

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